Mondiali Nuoto 2023, Italia Campione del mondo nella staffetta 4×1500 

Arriva il primo oro per l'Italia ai Mondiali di Nuoto 2023 a Fukuoka: trionfo nella staffetta 4x1500 in acque libere

SportFair

Tra correnti, meduse, tronchi e schiuma l’Italfondo pesca un oro mai nuotato. Il titolo di chiusura al Seaside Momochi beach di Fukuoka è l’Italia Campione del mondo, che vince la 4×1500 con la debuttante Barbara Pozzobon e tre quarti di squadra campione d’Europa e bronzo mondiale uscente: Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri.

Gli azzurri trionfano con l’arrivo solitario del dominatore delle acque (salata, dolce e clorata, cambia ben poco), SuperGreg che tocca in 1h10’31″2 prima di risalire sul pontone e saltare nell’abbraccio dei compagni di squadra. L’ultimo a cedere è stato l’ungherese David Bethlem (1h10’35″2), che non tiene il passo del capitano che ora si concederà un paio di giorni di riposo prima di settarsi in modalità piscina per 800 e 1500.

Terza l’Australia in 1h11’26″7, che al tocco lascia fuori dal podio la Germania campione uscente da cinque edizioni, con in squadra la campionessa dal cuore italiano Leonie Beck, ma non Florian Wellbrock, capace già a Gwangju di vincere sia la 10 chilometri sia i 1500 iridati per cui si è risparmiato.

Questo è un oro mai vinto dall’Italia che aveva conquistato una medaglia simile per la somma dei tempi individuali a Sharm el Sheikh nel 2002, quando ancora si disputava il mondiale di specialità, con Luca Baldini, Stefano Rubaudo (oggi coordinatore tecnico dello squadrone azzurro) e Viola Valli. L’unica novità è Barbara Pozzobon che prende il posto di Gabbrielleschi dell’anno scorso sul Lupa Lake, e di Bruni del campionato continentale.

La gara

Il percorso è il solito quadrilatero di 1.5 km a giro. Acque movimentate, con onda in stile litorale romano, frutto di una depressione per la coda dell’azione di un vasto monsone che ha colpito ieri il sud ovest del Giappone. L’Italia parte prima con due donne. Al primo cambio è nettamente in testa la Spagna con il diciannovenne Carlos Garach Benito, che passa in 16’40. Pozzobon gira al nono posto a +1’10 dalla testa.

Davanti a lei meglio l’Australia con Chelsea Gubecka, argento iridato della 10 km, che dimostra condizione e feeling con bacino passando a +59″ al quarto posto. La Spagna naviga in testa ancora con Guillem Pujol, ma Taddeucci a 2.5 km a un buon margine sui competitor: la vicecampionessa europa della dieci chilometri ha +1’28 di distacco dallo spagnolo, ma ben otto di vantaggio dalla superfavorita tedesca Beck, campionessa della 5 e 10 come il compagno Wellbrock ai box in attesa delle gare in piscina e sostituito da Rob Muffels, bronzo iridato della dieci chilometri di Gwangju.

Dietro anche l’Ungheria con Anna Olasz a +7 secondi dall’azzurra. Al secondo giro la Spagna è ancora prima in 34’45″5 con Stati Uniti e Francia a +7 secondi, ma con due uomini, ovvero Logan Fontaine e Brenna Gravley. Azzurri ottavi a +1’28, appena avanti alla Germania (+1′), il Brasile (+4′), l’Ungheria (+5′).

Al via con i maschi le nazioni favorite: sbuffa Kristof Rasovszky che ricuce su Italia e Germania. L’Australia passa in testa a 3.8 km con Nicholas Sloman sulla Spagna di Angela Martinez. L’Italia con Domenico Acerenza è nel gruppetto dei favoriti a +17″, in scia ad uno scatenato Rasovszky. Sforzo finale per il bronzo della 5 km che ricuce ancora di più sul gruppetto di testa, virando a +7 secondi con Germania e Ungehria attaccate. E’ lo sforzo devisivo perché il cambio veloce consente a Paltrinieri di rientrare subito sull’Australia e passare al comando.

David Bethlem è attaccato, mentre la Germania perde acqua con Oliver Klemet, a +9 secondi. Parte il volatone finale. SuperGreg aumenta il vantaggio colpo su colpo. Bethlem non può nulla sulla forza dell’azzurro, che aumenta il divario e arriva in solitario al traguardo. L’Ungheria è a +4 secondi. L’Australia al tocco butte fuori la Germania con Klemet che sbaglia clamorosamente il tocco.

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