Elnaz Rekabi gareggia senza velo! Scomparsa la scalatrice iraniana? Le scuse dell’atleta e l’aggiornamento sulla sua sicurezza

Paura per Elnaz Rekabi, scomparsa e rischia il carcere dopo il forte gesto in gara? Il chiarimento della scalatrice iraniana

SportFair

La storia di Elnaz Rekabi ha fatto il giro del mondo: la scalatrice iraniana ha fatto parlare di sè per aver gareggiato domenica al campionato di arrampicata di Seoul senza velo, cosa obbligatoria per legge nella Repubblica Islamica.

Un gesto storico: nessuna donna mai prima di Elnaz aveva osato gareggiare senza coprirsi dal 1983 e le conseguenze fanno paura.

Rekabi, medaglia di bronzo ai Mondiali di arrampicata combinata 2021 e prima donna del suo Paese a raggiungere l’elite di questo sport, sembra essere scomparsa dopo il suo gesto.

Secondo il quotidiano britannico The Guardian, diversi amici della scalatrice avrebbero cercato di contattarla dopo la sua protesta di domenica senza riusciti. Il Guardian raccoglie anche “fonti ben informate” che affermano che a Rekabi è stato sequestrato il passaporto e il cellulare a seguito del suo gesto.

Diverse e contrastanti le versioni dei vari giornali: secondo il portale Iran Wire Rekabi è stata arrestata al suo arrivo a Teheran e potrebbe essere mandata nel carcere di Evin per il suo gesto.

Non è tardata ad arrivare la versione della scalatrice: “mi scuso per le preoccupazioni che ho causato“, ha detto Rekabi in un messaggio pubblicato sul suo account Instagram, spiegando che nell’ultimo round degli Asian Climbing Championships svoltosi in Corea del Sud, a causa di una programmazione inappropriata e dell’imprevedibile chiamata ad arrampicare, “involontariamente i miei vestiti hanno avuto un problema”. “Attualmente sto tornando in Iran con la squadra, secondo il programma prestabilito“, ha aggiunto l’atleta.

Le immagini di Rekabi, che ha gareggiato senza indossare il velo, hanno fatto il giro del mondo e il suo gesto è stato visto come una coraggiosa dimostrazione di sostegno per le donne del suo Paese, che da più di un anno protestano contro l’obbligatorietà mese per indossare il velo.

Le proteste in Iran sono iniziate il 16 settembre, dopo la morte della giovane curda Mahsa Amini, che era stata arrestata tre giorni prima dalla polizia per aver indossato il velo in modo scorretto.

L’ambasciata iraniana in Corea del Sud ha assicurato che Rekabi ha lasciato Seoul questa mattina per Teheran, insieme ad altri membri della sua squadra, e ha negato che sia scomparsa o che sia stata detenuta.

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