L’Italia della rana brilla ai Mondiali di nuoto: Nicolò Martinenghi e Benetta Pilato d’argento ad Abu Dhabi

Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi d'argento ai Mondiali di nuoto in vasca corta: splendido risultati per i ragazzi della rana

SportFair

La rana azzurra vola nella seconda giornata dei campionati del mondo in vasca corta, in svolgimento fino a martedì 21 dicembre. Nicolò Martinenghi nei 100 e Bendetta Pilato nei 50 sono d’argento. Entrambi dalla corsia due, entrambi attesissimi alla vigilia. Il Italia e non solo.
Che stagione per Nicolò Martinenghi. Il campione europeo e primatista italiano dei 100 rana fa strabuzzare gli occhi e conquista la medaglia d’argento con 55”80. Il suo record italiano è 55”63 nuotato il 4 novembre a Kazan, ma oggi disputa una gara tutta testa e gambe e su ferma ad un decimo dal bielorusso Ilya Shymanovic che vince col record della manifestazione di 55”70. Nicolò mette pressione al vice campione mondiale uscente.

Solo di testa. Una medaglia d’argento che vale come un oro – afferma con gioia ed orgoglio – Non potevo tirarmi indietro. Sono molto stanco ma sono proprio queste gare che aiutano a superare la soglia. Sul blocco pensavo di voler dare il massimo per il mio nome e per la bandiera dell’ltalia che sentivo sulle spalle. Non potevo deludere dopo una stagione così bella per me”.

Ai primi 50 metri il gruppo è compatto. Kamminga si porta al comando, poi progressivamente scivola al quarto posto. Nicolò passa secondo sulla scia del bielorusso, passa terzo ma poi si riprende la seconda posizione e lascia alle sue spalle l’americano Nic Fink con 55”87.

Che risposta da Benedetta Pilato. La primatista europea è subito reattiva allo start e ingaggia la sfida con Anastasia Gorbenko e Sophie Hansson. Benedetta graffia ed è seconda con 29”50, 16 centesimi dopo l’israeliana Gobenko e cinque davanti alla svedese Hansson. Il suo record rimante 28”81 del 21 novembre 2020 a Budapest ma oggi, forse, non si poteva fare di meglio.

In camera di chiamata ho visto che ero in corsia due come Nicolò – racconta – e mi sono detta vediamo come andrà a finire. Speravo un po’ meglio ma sinceramente sono contenta della medaglia. Con il mio migliore non ci sarebbe stata gara. Diciamo che mi sono auto abituata troppo bene con i risultati che ho ottenuto finora. E’ un modo per ripartire ma da gennaio cambierà tutto; a cominciare dal modo di affrontare ogni giorno di allenamento”.

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