Tortu, i complimenti degli inglesi, le prese in giro per il ‘tuffo’ ed il testimone: “ci avrebbero squalificato, l’avrei tenuto”

Tortu, il testimone consegnato al giudice e i complimenti dei rivali britannici sconfitti: il racconto del velocista italiano dopo l'oro di Tokyo

SportFair

Un’emozione incredibile per Filippo Tortu, che insieme ai suoi compagni di squadra si è messo al collo un fantastico oro recuperando nell’ultima frazione della staffetta 4×100 maschile alle Olimpiadi di Tokyo.

Una vittoria che ha fatto urlare di gioia l’Italia intera. “L’ultima frazione è la più elettrizzante, ma anche la più carica di tensioni. Aspetti e speri che i compagni non facciano danni“, ha spiegato alla ‘rosea’.

Non è mancato poi un commento sul tuffo tanto chiacchierato e commentato sui social: “mi prendono in giro, perché lo faccio anche se non serve. In qualche occasione, nella foga, sono pure caduto. Come ai Giochi giovanili di Nanchino 2014, fratturandomi entrambe le braccia. Ma stavolta è stato decisivo. Il centesimo della vittoria è scaturito anche da lì“, ha aggiunto prima di ammettere che i rivali inglesi, nonostante la sconfitta brucente, si sono congratulati: “abbiamo un bel rapporto. Si sono complimentati e i complimenti dei migliori fan piacere“.

Non poteva mancare poi una rivelazione che risponde alla domanda di tanti curiosi: “il testimone lo avrei tenuto volentieri, ma saremmo stati squalificati. L’ho subito consegnato al giudice. Mi rimarrà la medaglia, non poco“.

Condividi