Emozioni a fior di pelle, la cerimonia di chiusura di Jacobs: “con questa bandiera abbiamo fatto cose incredibili”

Marcell Jacobs ha raccontato le emozioni provate durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo, che lo hanno visto portabandiera per l'Italia

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La tiene alta, il nostro Marcell. La sventola, orgoglioso, quella bandiera tricolore, che nell’atletica ha svettato su tutte le altre per cinque volte, in un’Olimpiade che ci ha tolto il fiato. Cinque ori, un secondo posto semplicemente fantastico nel medagliere, soltanto gli Stati Uniti meglio di un gruppo azzurro che ha fatto emozionare e appassionare tutta l’Italia. È un carnevale di suoni e colori allo stadio Olimpico di Tokyo, per la cerimonia che conclude i Giochi Olimpici più belli, più ricchi, più entusiasmanti per l’Italia dell’atletica. Due ori, due imprese. E quindi tocca a lui, tocca al campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100 il ruolo di portabandiera per l’Italia Team. Marcell Jacobs sfila insieme agli alfieri delle altre nazioni partecipanti (un numero enorme, oltre duecento), scelto come simbolo azzurro nell’edizione con più medaglie di sempre (40 in totale, 10-10-20).

Cerimonia Chiusura Tokyo 2020 (9)
Foto di Joe Giddens / Ansa

Le parole di Jacobs

È stata un’emozione super – le sue parole, una volta uscito dallo stadio e salito sul bus (domani la partenza per l’Italia) – pensare che stavo rappresentando l’Italia nella cerimonia di chiusura di questa Olimpiade è stato veramente bello. Con questa bandiera, nel 2021, abbiamo fatto qualcosa di incredibile. È stato stupendo condividere la cerimonia con i compagni di squadra che sono rimasti, e rivedere lo stadio per l’ultima volta, questo stadio che mi ha regalato davvero tanto”.

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