Oltre il danno anche la beffa, la furia dei tifosi di Spa: tre ore sotto il diluvio e… niente rimborso!

I tifosi presenti sulle tribune del circuito di Spa per il GP del Belgio non verranno rimborsati, una decisione assurda dopo quello che hanno dovuto sopportare

SportFair

I tifosi che hanno assistito alla farsa del GP del Belgio non verranno rimborsati, incassando oltre al danno di aver trascorso ore e ore sotto la pioggia, anche la beffa della mancata restituzione dei soldi spesi per il biglietto. La gara sul circuito di Spa si è effettivamente disputata, seppur nell’arco di tre giri alle spalle della Safety-Car, per questo motivo i fan presenti sulle tribune del circuito delle Ardenne non potranno riavere i propri soldi. Una decisione assurda che rende ancora più terribile l’esperienza dei tifosi, protagonisti di una giornata da incubo come rivelato da uno di essi a Motorsport-total.com: “insieme ad un amico abbiamo dovuto mettere insieme circa 350 euro per i nostri due biglietti per il weekend (categoria bronzo). Siamo arrivati ​​presto, ma alle 9:00 ci sono volute altre tre ore per fare gli ultimi dodici chilometri. Gli steward erano confusi e le strade principali erano chiuse”.

Lewis Hamilton
Foto di John Thys / Ansa

Fiume di fango

Un racconto da brividi quello del tifoso presente a Spa: “quando siamo arrivati ​​a Stavelot alle 12:00, abbiamo scoperto che il “Parking Area Red” (a pagamento) non è un parcheggio, ma un posto sul bordo della strada. Dopo aver camminato per un chilometro e mezzo eravamo molto vicini all’ingresso di Stavelot, ma ci siamo trovati ad attraversare un fiume di fango lungo 300 metri. Ogni spettatore entrato da questo ingresso aveva i piedi fangosi e fradici. Dopo aver camminato sul sentiero di fango, abbiamo cercato un posto alla curva 15, il tutto sotto la pioggia ancora battente. Nessuna mascherina e nessun distanziamento. Dopo due ore di attesa, cioè alle 15:00, è iniziata la gara di Formula 1. O così pensavamo. Noi lo abbiamo appreso dall’app Sky-Go, perché senza un presentatore in pista avresti semplicemente lasciato gli spettatori di tutta la nostra zona ignari sotto la pioggia per ore”.

Foto di Stephanie Lecocq / Ansa

Sfacciataggine

Infine, l’accusa alla FIA: “certo, sono consapevole che né gli organizzatori né i responsabili della FIA sono responsabili del tempo. Quello che mi preoccupa oltre a quanto detto finora è come sono stati trattati gli spettatori qui. La FIA sapeva che il tempo non sarebbe migliorato e che la pioggia sarebbe diventata più forte invece che più debole ma ha lasciato tutti gli spettatori seduti per ore sotto la pioggia con rinvii da cinque a dieci minuti e quindi ci ha semplicemente fregati. Quando è iniziata la gara di due giri, la pioggia era più forte di quando è iniziata effettivamente alle 15:00. Ma quello che capisco ancora meno: perché non viene comunicato ufficialmente che saranno solo due o tre giri e che le ore di attesa sul bagnato non varranno la pena per gli spettatori? Il modo in cui hanno giocato con gli spettatori, oltre all’organizzazione catastrofica, è stata un’assoluta sfacciataggine“.

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