L’oro nei 100 metri e la dedica speciale, Marcell Jacobs si commuove: “è per mio nonno che non c’è più”

Marcell Jacobs ha dedicato la vittoria della medaglia d'oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo al nonno scomparso, il quale lo ha sempre sostenuto

SportFair

Un sogno ad occhi aperti, una vittoria assurda che resterà per sempre nella storia dello sport italiano. Marcell Jacobs è diventato l’uomo più veloce del mondo, conquistando la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri maschili, sfilando il titolo olimpico niente meno che ad Usain Bolt. Una giornata pazzesca per lo sprinter di Desenzano del Garda, riuscito non solo a diventare il primo italiano a conquistare la finale dei 100 metri, ma addirittura anche a vincerla al primo tentativo, rendendo fiero un Paese intero.

Jacobs
Foto di How Hwee Young/ Ansa

La dedica al nonno

Una dedica davvero speciale quella di Jacobs, che ha rivolto il suo pensiero al nonno che non c’è più: “è il sogno che avevo fin da bambino, arrivare in finale alle Olimpiadi. E sono qui, non so quando riuscirò davvero a realizzare, forse tra una settimana. Non avevo nulla da perdere e poi quando ho visto Gimbo vincere l’oro pochi minuti prima mi sono gasato di brutto. Ho detto ‘Perché non posso farcela anche io?’. E allora ho iniziato a correre, correre più veloce che potevo. E adesso sono qui. E sono la persona più felice del mondo. La dedica? A mio nonno che non c’è più, ma che ha sempre creduto in me. Alla mia compagna, i miei figli, tutti quelli che mi sono stati vicino“.

Condividi