La notte prima della finale e il retroscena su Sirigu, Spinazzola svela i segreti dell’Italia: “Chiellini ci ha fatto piangere”

Leonardo Spinazzola ha raccontato alcuni retroscena riguardanti la vittoria dell'Italia a Euro 2021, l'esterno azzurro ha speso parole al miele per Chiellini e Sirigu

SportFair

Non ha potuto godersi da protagonista la semifinale contro la Spagna e la finale contro l’Inghilterra, ma Leonardo Spinazzola è stato comunque uno dei pilastri dell’Italia a Euro 2021. L’esterno azzurro si è rotto il tendine d’Achille nei quarti contro il Belgio, ma solo dopo aver salvato il risultato su Lukaku e giocato una partita mostruosa. Ha seguito la sua Italia dalla tribuna a Wembley, andando a prendersi anche la prima medaglia dalle mani di Ceferin: un’emozione che lo ha ripagato per le sofferenze patite nei giorni precedenti. “Dolore vero solo la notte dopo l’operazione in Finlandia, per il resto tristezza ma non male. Il crociato è molto, molto peggio. Il crociato ti ferma la vita, il tendine devi solo aspettare che si calcifichi, è come uno strappo le parole di Spinazzola a Repubblica. “Poi ci lavori sopra, non è un problema meccanico ma di fibre. Quando tolgo i punti comincio con un obiettivo al giorno e, se tra 6 mesi non riprendo a giocare, vado in campo per forza, da solo, e voglio vedere chi mi acchiappa. La medaglia per primo? Chiellini mi ha detto ‘vai tu, te lo meriti’. Sono scattato come un pazzo, ma avevo paura di cadere come Fantozzi“.

Spinazzola
Foto di Facundo Arrizabalaga / POOL / Ansa

La vigilia

Leonardo Spinazzola ha anche raccontato l’ultima sera prima della finale di Wembley: “mai visto una squadra più tranquilla. Il sabato sera abbiamo cenato al centro sportivo del Tottenham, poi siamo usciti in una specie di giardinetto, ci siamo distesi sulle sdraio e abbiamo cominciato a raccontarci cose. Il più forte di tutti è Sirigu che si è messo a dirci di mondiali ed europei, lui è un burlone vero, alle 6 di mattina noi si torna in albergo e lui si mette a ballare, taglia le maglie con le forbici, scrive i bigliettini per motivarci. Mitico. Chiellini? All’inizio ha preso da parte i più giovani e ha detto: ‘il primo grande torneo pesa, gli altri invece ve li godrete’. E Giorgio si è goduto tutto. Io l’ho osservato bene, ogni piccolo gesto dimostrava quanto fosse felice. Per lui sono state sette amichevoli anzi sei, combattute però come un drago. La dedica a Davide Astori ci ha fatto piangere“.

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