Spallata Miller-Mir, il pilota della Ducati a muso duro: “ogni volta che mi stava dietro mi colpiva”

La spallata tra Miller e Mir è stata commentata dal pilota della Ducati, che ha sottolineato come abbia solo pensato a difendere la traiettoria nell'occasione

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La spallata rifilata da Jack Miller a Joan Mir durante il GP di Doha ha fatto sobbalzare sulla sedia tifosi e addetti ai lavori, spaventati per il contatto a tutta velocità avvenuto tra il ducatista e il pilota della Suzuki.

Uno scontro avvenuto a oltre 300 km/h, che avrebbe potuto causare un incidente tremendo, con conseguenze devastanti per entrambi i protagonisti. Fortunatamente tutto è andato per il verso giusto, con la Direzione Gara che ha notato l’episodio e lo ha derubricato come mera situazione di pista.

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La reazione di Miller

Sulla questione si è soffermato Jack Miller, che ha sottolineato come in occasione della spallata a Mir abbia solo protetto la sua traiettoria: “capisco che la Suzuki giri meglio, mentre la Ducati sia più performante sul rettilineo, ma ogni volta che avevo dietro Mir mi colpiva. Mi ha colpito alla Curva-4, alla 6, poi alla 10. In uscita dall’ultima curva l’ho visto andare largo, sul rettilineo io ho semplicemente protetto la mia traiettoria. Forse lui invece dopo essere andato largo voleva evitare che altri piloti lo passassero, comunque quando si va larghi si ha la possibilità di valutare meglio se e come tornare in traiettoria. Io dopo quell’episodio ho cercato di ricostruire la mia gara, ma quando ho ripreso i leader della corsa non aveva più gomma. Non ho ottenuto un risultato ideale, guardo avanti al prossimo GP con la consapevolezza che devo cercare di migliorare

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