Accuse, liti e polemiche: la guerra per la Superlega non è ancora terminata

Florentino Perez si è scagliato contro Ceferin, accusandolo di non aver cercato il dialogo ma di aver solo ed esclusivamente minacciato i club della Superlega

SportFair

Accuse, polemiche e affondi pesantissimi. La guerra per la Superlega non è terminata e, dopo le parole di Ceferin che ha minacciato di escludere dalla Champions i club ancora coinvolti nel progetto, ecco arrivare la dura replica di Florentino Perez nei confronti del numero 1 della Uefa.

Foto di Fabio Frustaci / Ansa

Dichiarazioni schiette e pungenti quelle del presidente del Real Madrid, che non le ha di certo mandate a quello che è diventato ormai il suo nemico principale: “Ceferin ha insistito con le sue minacce. Sono atti che vanno contro il principio di libera concorrenza dell’Unione Europea, e questo è qualcosa di molto grave. Il presidente della Uefa ha avuto un comportamento molto negativo, soprattutto perché rappresenta un’istituzione che difende il calcio e i suoi valori. Quanto accaduto, gli insulti e le minacce, è deplorevole. Siamo rimasti tutti sorpresi da questa violenza“.

Perdite enormi

Florentino Perez
Foto di Fernando Alvarado / Ansa

Florentino Perez ha poi sottolineato come il progetto Superlega sia nato per evitare il fallimento del calcio, gravato ormai da ingenti debiti causati dalla pandemia: “è stato studiato per aiutare il calcio a uscire dalla crisi, il calcio è gravemente ferito perché la sua economia sta affondando e dobbiamo adattarci ai tempi che stiamo vivendo. La Superlega non è un piano studiato per escludere gli altri club, tantomeno andiamo contro i campionati nazionali, anzi. Puntiamo a far confluire più soldi nel calcio per tutti, creando maggiore interesse per l’evento sportivo. Solo nei tre mesi della pandemia che ha colpito la scorsa stagione, i 12 club della Superlega hanno avuto perdite per 650 milioni di euro. Quest’anno, con l’intera stagione in pandemia, le perdite andranno tra i 2 e i 2 miliardi e mezzo di euro. O facciamo qualcosa presto o molti club falliranno”.

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