Sono state diffuse le cause dell’incidente che ha visto protagonista Tiger Woods lo scorso febbraio, quando il golfista americano è uscito fuori strada nei pressi del comune di Ranchos Palos Verdes, a sud di Los Angeles.
Lo sceriffo della Contea ha sottolineato come la ‘Tigre’ viaggiasse a più del doppio del limite di velocità previsto nella strada in cui si è verificato l’incidente, che ha procurato a Woods fratture esposte a entrambe le gambe. Il campione statunitense di golf guidava a 140 km/h, in una zona dove il limite è di 70.
Le parole dello sceriffo
Intervenuto in conferenza stampa nelle scorse ore, lo sceriffo Alex Villanueva ha rivelato le cause dell’incidente di Tiger Woods: “la causa principale dell’incidente è da attribuirsi all’alta velocità e alla conseguente incapacità di affrontare una curva. Abbiamo stimato che Tiger Woods stesse viaggiando tra le 84 e le 87 miglia orarie. Confermiamo comunque che non era sotto l’effetto di alcolici o altre sostanze“. Curiosa l’aggiunta di James Powers, capitano della polizia locale: “è probabile che, una volta perso il controllo del mezzo, nella confusione abbia pigiato sull’acceleratore anziché sul freno“.