Gli errori si pagano e Luna Rossa ne ha commessi troppi: cosa ci ha lasciato la 5ª giornata di America’s Cup

Team New Zealand comanda adesso 6-3 su Luna Rossa nella finale di America's Cup: gli errori commessi dall'equipaggio italiano pesano tantissimo

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Team New Zealand si avvicina sempre di più alla vittoria della 36ª America’s Cup, l’equipaggio neozelandese sorprende Luna Rossa anche nella nona regata di questa finale e si porta sul 6-3, ad un passo dal trionfo.

Foto di Luca Butto’/US Luna Rossa Prada / Ansa

Una giornata monca quella che va in scena nella baia di Hauraki, con il vento che permette alle due imbarcazioni di sfidarsi solo in una delle due regate in programma, portata a casa in maniera magistrale dai ‘Kiwi‘, nonostante la miglior partenza della squadra italiana. Una sfida intensa e caratterizzata da continui sorpassi e controsorpassi, fino all’allungo decisivo di Team New Zealand che fissa il risultato sul parziale di 6-3, un punteggio tutto sommato giusto considerando la velocità dell’AC75 dei neozelandesi, superiore rispetto a Luna Rossa.

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Barca migliore

Foto di Luca Butto’/US Luna Rossa Prada / Ansa

Nonostante il duello per la 36ª America’s Cup non sia ancora giunto a conclusione, si può comunque abbastanza tranquillamente affermare come Team New Zealand disponga di una barca migliore rispetto a quella di Luna Rossa. I foil piccoli, piatti e a forma di T stanno facendo la differenza rispetto alle ali a Y dei rivali, permettendo ai ‘Kiwi‘ di navigare senza problemi anche in scia a Luna Rossa, guadagnando addirittura terreno invece che perderlo. L’esempio perfetto è proprio quello di Gara-9, dove Team New Zealand ha recuperato quasi 300 metri in 30 secondi, pur essendo caduto dai foil in virata. A fare maggiormente la differenza però è la velocità di Te Rehutai (la barca dei ‘Kiwi’), capace di sviluppare in media una velocità di 1,5/2 nodi in più rispetto a Luna Rossa sia di bolina sia di poppa, un gap che soprattutto in America’s Cup si paga eccome.

Errori

Foto di Ansa

Tuttavia, pur disponendo della barca migliore, Team New Zealand ha dimostrato di non essere imbattibile, come confermato nel corso di questa America’s Cup. Luna Rossa ha conquistato ben tre regate, ma al tempo stesso ha commesso errori pesantissimi che avrebbero potuto indirizzare la contesa verso altri risultati. L’orzata della prima regata, il pulsante sbagliato premuto da Francesco Bruni in Gara-4, la caduta dai foil avvenuta in pre-partenza di Gara-6 e la manovra errata di ieri sono costati una fortuna a Luna Rossa, che a quest’ora avrebbe potuto giocarsi maggiormente le proprie chances di vittoria. La caratteristica mancata maggiormente all’equipaggio italiano è stata senza dubbio il ‘cinismo’: scarsa lucidità nei momenti topici della sfida e troppa pressione sulle spalle causata dall’obbligo della perfezione per poter battere Team New Zealand. Tutto questo alla lunga ha pesato, costringendo Luna Rossa ad un crollo verticale dopo un avvio esaltante.

Miracolo

luna rossa
Photo di Gilles Martin-Raget / AFP/ Ansa

Nello sport la speranza è sempre l’ultima a morire, soprattutto a questi livelli, ma a Luna Rossa serve un miracolo per poter portare a casa questa America’s Cup. Purtroppo la realtà va guardata in faccia, al contrario di quanto fatto dai media neozelandesi fino a questo momento, per questo motivo appare molto complicato che l’equipaggio italiano riesca a ribaltare una situazione che sorride eccome ai propri avversari. Se si fosse trattato di un’altra imbarcazione, la rimonta sarebbe stata molto più abbordabile ma, essendoci Team New Zealand in acqua, il risultato appare quanto mai scontato. Serve dunque un’impresa che Luna Rossa proverà a compiere, adesso sbagliare non è più consentito: occorreranno giornate perfette da qui in avanti per tenere in vita una America’s Cup che sembra al momento aver preso la strada per la Nuova Zelanda.

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