La mancata penalità a New Zealand e una Luna Rossa da paura: cosa ci hanno lasciato le prime 2 regate di America’s Cup

La prima giornata di regate ha regalato numerosi spunti: dalla mancata penalità inflitta a Team New Zealand fino alla solidità dell'equipaggio di Luna Rossa

SportFair

Pronti, via e subito le prime esaltanti emozioni regalate dalla finale di America’s Cup, partita nella notte italiana tra Team New Zealand e Luna Rossa.

Luna Rossa
Foto sito Luna Rossa

Prime due regate ricche di spettacolo, concluse con una vittoria per parte che mantiene il risultato in parità, una situazione ideale per l’equipaggio italiano che aveva l’obiettivo di rimanere ancorata al Defender dopo la prima giornata. Una prestazione solida e convincente quella degli uomini guidati da Spithill e Bruni, andati sotto nel punteggio per poi recuperare nella seconda regata, conclusa al comando con sette secondi di vantaggio sui rivali.

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Niente penalità per Team New Zealand

Come ampiamente previsto, le due partenze sono state decisive per decretare la vittoria in entrambe le regate: nella prima ha prevalso la manovra di Team New Zealand, mentre Luna Rossa ha sfruttato un piccolo vantaggio nella seconda per volare verso l’1-1. Un piccolo giallo ha caratterizzato la prima partenza, quando l’equipaggio italiano ha tentato di indirizzare la prua contro la direzione del vento (orzata), nel tentativo di avvicinarsi agli avversari e spingere gli arbitri a infliggergli una penalità (applicazione della regola 11: chi è sottovento ha diritto di rotta). Una manovra che ha richiesto un leggero rallentamento costato carissimo a Luna Rossa, dal momento che i giudici non hanno accolto la protesta proprio per quell’istante di ritardo con cui è avvenuta l’orzata. Una situazione che ha permesso a Team New Zealand di allontanarsi e volare verso l’1-0, prima di essere riacciuffata dall’equipaggio italiano nella seconda regata.

Pronostico a favore dei Kiwi

La prima giornata di regate ha aumentato l’autostima di Luna Rossa e messo un po’ di pressione su Team New Zealand, che fino a qualche ora prima dell’inizio di questa America’s Cup avrebbe scommesso di trovarsi sul 2-0 dopo le prime due regate. Invece, l’equipaggio italiano ha dimostrato di potersela giocare in ogni condizione di vento, facendo paura soprattutto di bolina. Va migliorata invece la navigazione con il vento in poppa, dove i Kiwi restano al momento maggiormente performanti. Alla vigilia, Max Sirena aveva fatto capire come le condizioni ideali di navigazione per Luna Rossa fossero sotto i 12 nodi e sopra i 18. La vittoria però è arrivata con vento a 14-15 nodi, dunque una situazione sulla carta complicata, in cui l’equipaggio italiano si è comunque distinto, portando a casa una preziosissima vittoria. Da qui bisogna proseguire, disegnando un’America’s Cup perfetta per continuare a cullare quel sogno che, dopo le prime regate, è diventato un pizzico più reale.

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