Ibra vs LeBron: la stella NBA zittisce il calciatore del Milan. Gli atleti non sono dei robot, “more than an athlete” è più che giusto!

LeBron James non si fa mettere i piedi in testa da Ibrahimovic: questa volta lo svedese ha toppato alla grande

SportFair

Due grandi campioni dello sport stanno regalando spettacolo a colpi di pungenti frecciatine. Stiamo parlando di Ibrahimovic e LeBron James: il calciatore svedese, attaccante del Milan ha rilasciato di recente delle dichiarazioni sulla stella dei Lakers, che oggi nel post partita ha ribattuto.

Le parole di Ibrahimovic

zlatan ibrahimovic
Foto di Matteo Bazzi/ Ansa

In un’intervista per il sito Uefa, Ibrahimovic ha parlato di LeBron James, ammettendo di ammirarlo molto per quello che fa in campo, ma di non apprezzarlo altrettanto per come si espone al di fuori del campo da gioco, in un settore a suo avviso non ‘suo’, la politica: “LeBron mi piace molto. Quello che fa è fenomenale, ma non mi piace quando le persone con qualche tipo di ‘status’ parlano di politica. Fai quello in cui sei bravo. Fai quello che fai. Io gioco a calcio perché sono il migliore nel giocare a calcio. Non faccio politica. Se fossi stato un politico, avrei fatto politica. Questo è il primo errore che le persone famose fanno quando si sentono arrivate. Per me meglio tenersi lontano da questi argomenti, e fare quello in cui si è bravi, altrimenti rischi di non farci una bella figura”.

La replica di LeBron James

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Foto di Etienne Laurent/ Ansa

Dopo la vittoria della notte dei Los Angeles Lakers sui Portland Trail Blazers LeBron James si è mostrato sorridente su Zoom e, a petto nudo, ha risposto alle critiche di Ibrahimovic. “Divertente che queste parole vengano da lui, perché nel 2018 in Svezia ha fatto le stesse cose. Non era stato lui, quando era tornato in patria, a dire che sentiva un certo tipo di razzismo in campo solo perché il suo cognome era diverso da quello degli altri? Era lui, giusto?”, ha affermato la stella dei Lakers riferendosi ad un episodio del 2018, quando Ibrahimovic era criticato dalla stampa svedese.

“Sono la persona sbagliata da criticare perché parla di politica senza saperne niente. Mi preparo prima di parlare, i miei commenti arrivano da una mente molto educata. Non c’è modo che io stia zitto, che mi limiti allo sport: capisco quanto sia potente la mia voce, quanto usando la mia piattaforma possa aiutare a combattere le ingiustizie, quelle che vedo nella mia comunità. Ho i 300 ragazzi della mia scuola di Akron a cui pensare, che vedono ingiustizie ogni giorno. Hanno bisogno di una voce, e io voglio essere la loro voce”, ha aggiunto ancora LeBron.

More than an athlete

E’ questo il motto di LeBron, ed è più che giusto! Gli atleti non devono essere solo atleti: sono campioni sì, sono sportivi e sono anche strapagati per fare sport, ma non per questo devono limitarsi a fare solo quello. Si tratta di persone, molte anche bene istruite, con una formazione scolastica completa e quando questa viene a mancare compensa la formazione ‘di vita’: gli atleti, i veri campioni, hanno dovuto affrontare molti sacrifici nella loro vita, facendo i conti con discriminazioni di ogni tipo, allontanandosi dalla famiglia e dagli amici da giovanissimi per inseguire i propri sogni. Tante sono le prove ‘formative’ che i campioni di tutti gli sport devono affrontare e tutte queste prove li formano come persone, spingendoli ad avere anche passioni e soprattutto idee personali, politiche e non solo.

Per questo motivo è giusto, giustissimo, che i campioni possano esprimere il proprio pensiero in ogni campo. Cercando, ovviamente, di calibrare nel modo giusto gesti e parole, consapevoli di essere seguitissimi e amatissimi da tante persone nel mondo, tra cui tantissimi giovani, che li prendono come esempio e quindi potrebbero non percepire i messaggi sbagliati.

Lewis Hamilton ne è un esempio lampante: il campione di F1, che ha dovuto affrontare tante avversità per arrivare dove è adesso, facendo i conti con la povertà e col razzismo, si schiera sempre sui social, e non solo: esprimento le sue idee politiche, ma anche le sue abitudini alimentari e i suoi gusti musicali.

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