Nuova variante Covid, l’avvertimento del Cts: “potrebbe già essere arrivata da un po’ in Italia”

Agostino Miozzo, il coordinatore del Cts, ha sottolineato come la variante inglese del Covid potrebbe già essere arrivata in Italia da settembre

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La variante inglese del Coronavirus sta spaventando l’Italia, il Governo infatti ha sospeso i voli con la Gran Bretagna per evitare che il nuovo virus si diffonda nel nostro Paese, anche se alcuni casi sono già emersi.

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Alvaro Calvo/Getty Images

Una situazione ‘naturale’ secondo Agostino Miozzo, il coordinatore del Cts, che ha spiegato al programma “Timeline”, in onda su Sky TG24, come questa variante potrebbe circolare in Italia già da settembre: “la variante inglese del coronavirus potrebbe essere arrivata in Italia da un po’. Che il problema sia esploso domenica tra le 11 e le 18 è poco probabile. Questa variante, che non è la prima e non sarà l’ultima, perché dobbiamo aspettarcene altre, è probabile che sia circolata molto nel nostro Paese, magari da settembre“.

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Test rapidi non inficiati

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Mario Tama/Getty Images

Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico si è poi soffermato anche sui test rapidi, sottolineando come questa variante del Coronavirus non dovrebbe inficiarli: “molto probabilmente i test rapidi non saranno inficiati. Dovremo valutare, la scienza non ha tempi molto comprimibili. C’è bisogno di tempo per capire quale è l’impatto della nuova variante sul sistema. Certo è che l’atteggiamento che abbiamo contro il coronavirus vale per tutte le varianti“.

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