Scintille vere e proprie, parole durissime quelle rivolte da Roberto Mancini all’indirizzo del ministro della Salute, colpevole secondo il ct della Nazionale Italiana di tenere un atteggiamento pregiudiziale nei confronti del calcio e dello sport in generale.
“Dobbiamo puntare le nostre energie sulle cose essenziali. La priorità sono le scuole, non gli stadi. Non possiamo correre rischi per riportare migliaia di persone negli stadi” le parole del ministro Speranza che hanno fatto infuriare Mancini. Frasi a cui il ct ha risposto in maniera piccata nella conferenza pre Italia-Moldova: “si dovrebbe pensare, prima di parlare. Lo sport è un diritto di tutti esattamente come la scuola. É una parte importante della società, come l’istruzione e il lavoro. Lo sport è praticato da milioni di italiani. Resto della mia idea. Non sono condizionabile. Sono a favore della riapertura degli stadi in percentuale, come avvenuto in tanta parte d’Europa. In Polonia troveremo 25.000 spettatori, forse di più e io sono solo contento“.