Il Milan passa il turno ma con enorme fatica. Se la sfida sulla carta sembra davvero poco impegnativa, il campo ha dato un responso diverso. Ci fossero stati i tifosi, il piccolo Bodø/Glimt avrebbe strappato applausi anche dai supporter rossoneri. La squadra che domina in Norvegia, si è presentata senza nulla da perdere a San Siro, spigliata e vogliosa di lasciare il segno già dai primi minuti.
Non è stato un caso infatti il vantaggio iniziale firmato da Junker. Milan che dopo aver subito gol si sveglia e inizia a macinare gioco con il suo giocatore più talentuoso, Hakan Calhanoglu che segna due reti e fornisce l’assist a Colombo per 3 gol in rapida successione che avrebbero tramortito chiunque. Il Bodø/Glimt però resta in partita, è venuto per giocarsela fino alla fine. Breve timeout in stile cestistico al centro del campo, effettuato dal capitano Berg, poi nuovamente tutti all’arrembaggio. Calabria e Theo Hernandez soffrono sulle fasce, l’assenza dei vari Ibrahimovic, Rebic, Leao e Paquetà (per scelta tecnica) impedisce a Pioli di dare nuova linfa all’attacco rossonero che si spegne alla distanza. Il Milan subisce la rete del 3-2 da un indiavolato Hauge, giocatore davvero interessante, e soffre fino al triplice fischio.
Tante le attenuanti per i rossoneri, dai tanti giovani schierati in campo (23 anni l’età media) alle assenze pesanti e la differenza di condizione, ma servirà ben altra prova contro il Rio Ave, che ha eliminato il Besiktas ai rigori, per accedere ai gironi di Europa League.