Il futuro di Andrea Iannone in MotoGp resterà ancora ‘congelato’ per qualche mese: l’udienza in merito al caso doping slitta ad ottobre. Sul pilota di Vasto pende una sentenza per doping che potrebbe inasprire la sua attuale squalifica di 18 mesi aumentando il periodo di sospensione fino a 4 anni come richiesto dalla WADA che sembra voler punire severamente l’accaduto. Iannone, supportato dai propri legali e dall’Aprilia, ha dimostrato l’involontarietà dell’assunzione delle sostanze illegali (contaminazione da cibo in un ristorante), prova che potrebbe ribaltare la sentenza.
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Ma la WADA non intende mollare la presa. Massimo Rivola, amministratore delegato di Aprilia, ha annunciato ai microfoni di Sky Sport lo slittamento dell’udienza che impedirà all’Aprilia di avere Iannone in pista e al pilota di perdere gran parte dell’attuale stagione: “l’agenzia Mondiale Antidoping è riuscita a ottenere lo slittamento dell’udienza al 15 ottobre, mettendo così in grandissima difficoltà sia noi sia il pilota. Crediamo nell’innocenza di Andrea, vogliamo aspettarlo, anche se corriamo un grande rischio“.