MotoGp, Zarco torna alla carica: “non ho commesso alcun errore, Morbidelli mi ha chiesto scusa”

Il francese è tornato a parlare dell'incidente che lo ha visto protagonista in Austria, sottolineando come non sia avvenuto per causa sua

SportFair

Johann Zarco potrebbe saltare il prossimo appuntamento in programma in Austria, a causa delle conseguenze riportate dopo l’incidente di domenica scorsa, che lo ha visto protagonista insieme a Morbidelli.

Zarco e Morbidelli
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Il francese ha riportato infatti la frattura dello scafoide che verrà ridotta mercoledì a Modena con un intervento chirurgico, effettuato dai dottori Tarallo e Catani. Dopodiché il pilota tornerà in Austria per provare a correre, come ammesso da lui stesso alla Gazzetta dello Sport: “il piano è di andare in Italia, farmi operare e tornare qui in Austria per vedere come mi sento, se mi dichiareranno o meno fit ed eventualmente provare. Avendo già girato la scorsa settimana, non avrei bisogno di fare tutte le prove. Vale la pena tornare. Dopo la gara ho dormito bene perché ero stanco, anche se nella notte ha iniziato a farmi male il polso“.

Zarco e Morbidelli
Mirco Lazzari gp/Getty Images

Zarco poi ha sottolineato di aver parlato con Morbidelli e Rossi, spiegando le proprie ragioni: “Franco mi ha chiesto scusa per avermi chiamato ‘mezzo assassino’, ma dopo aver visto il video a caldo lo aveva interpretato come se avessi fatto apposta per bloccarlo. Gli ho detto che io non potrei mai pensare di fare una cosa così in una fase di staccata, e che per me non ero andato larghissimo. Dopo averlo superato non potevo restare così a sinistra, frenando sono andato un po’ largo e lui anche per la velocità è rimasto sorpreso. Ne abbiamo parlato anche con Valentino, la scia a quasi 300 all’ora ha risucchiato la moto di Franco, come era successo a me in Australia nel 2018“.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

Il francese poi ha voluto mettere in chiaro altre cose: “è un peccato che molti vedano questa caduta come un mio errore, mentre non lo è. Anche Franco dopo averne parlato potrà riconoscerlo, con la spiegazione che gli ho dato capisce meglio cosa è successo. È facile criticare qualcuno ed essere molto cattivi con le parole, ma non devo farmi condizionare, perché non sono io. In gara bisogna essere aggressivi, ma bloccare qualcuno a 300 all’ora e farlo cadere questo no. E comunque, ripeto, non ho fatto questo. È stato un incidente e mi sento sfortunato“.

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