La MotoGp studia la ripartenza. App, mascherine e test: ma a pagare sono i media… che possono presenziare!

La MotoGp studia il piano per la ripartenza: app, mascherine e test sono alcune delle misure adottate. Fa discutere la scelta di ridurre il numero dei giornalisti a soli 40, tutti delle tv paganti

SportFair

Mascherine FFP2 obbligatorie, test sierologici e tamponi negativi da presentare alcuni giorni prima delle gare, percorsi per l’accesso con tanto di misurazione della temperatura, un’app che tiene conto di chi entra nel paddock, niente ombrelline e spazi circoscritti per premiazioni ed interviste. Queste sono solo alcune delle misure che la MotoGp intende prendere in vista del ritorno in pista, contenute in un documento di 30 pagine al vaglio dei team.

I Gp si svolgeranno a porte chiuse e anche all’interno del paddock il numero dei presenti sarà fortemente ridotto. L’ingresso sarà consentito a 1600 persone ripartite in: 860 fra team e fornitori, 250 staff Dorna, 40 giornalisti e 450 membri del circuito. Le scuderie dovranno fornire un elenco di: 45 partecipanti per il team di MotoGp (25 per i team indipendenti), 12 per Moto2 e Moto3 più i tecnici essenziali al supporto delle scuderie. L’accesso al paddock avverrà attraverso un apposito percorso dove verrà misurata la temperatura corporea. Potrà accedervi solo chi, 4 giorni precedenti all’evento, avrà presentato test sierologico e tampone negativi. I risultati saranno inviati tramite un’app che traccerà anche gli aventi diritto all’accesso al paddock.

Non manca però la polemica riguardante i media. Nel paddock potranno entrare solo 40 addetti all’informazione, esclusivamente delle televisioni, ovvero dei media paganti: tutti gli altri non potranno assistere alle gare di MotoGp.

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