Juventus, Sarri glissa su Arthur: “non parlo dei calciatori degli altri. Lecce? Mi affido a Pjanic”

Maurizio Sarri rifila una frecciatina al collega del Barcellona Setien sull'affare Arthur e chiede concentrazione a Pjanic e al resto della squadra in vista della gara contro il Lecce

SportFair

In vista della gara contro il Lecce, Maurizio Sarri fa il punto della situazione in casa Juventus. Il primo pensiero va inevitabilmente al mercato, con la trattativa Arthur-Pjanic in dirittura d’arrivo. Sarri glissa sull’argomento: “non conosco la situazione Pjanic, su di lui facciamo pieno affidamento. Arthur è un giocatore del Barcellona, mi sembrerebbe brutto se mi mettessi a parlarne. Non mi è piaciuto quando l’allenatore del Barcellona ha parlato di Pjanic. Pjanic tecnicamente non si discute, se verrà ceduto sarà per altri motivi. Deve essere umile ma consapevole della sua forza, deve reagire subito. Non deve farsi grandi problemi mentali. Per quanto mi riguarda io sono contento di Miro, sono sicuro abbia ancora ampi margini di miglioramento“.

Molto più loquace sull’argomento formazione in vista del Lecce: “Higuain è un giocatore spendibile per uno spezzone, poi vediamo se iniziale o finale. Lo stesso vale per Ramsey. Matuidi terzino? L’altra volta abbiamo usato questa soluzione, oggi ne proveremo un paio, poi decideremo. Gonzalo è uno sensibile, quello che gli è successo a livello personale e globale lo ha lasciato molto disturbato. Non riteneva giusto che si riprendesse e pensasse al campionato. Poi ha avuto l’infortunio. Mi sembra stia ritrovando quella voglia di inizio stagione, può essere un ritorno importante. Dovremo essere bravi nell’approccio, la partita può essere difficile. Il Lecce fa meglio in trasferta che in casa e il risultato è tutto da conquistare. A Bologna l’aspetto positivo è stato l’approccio al secondo tempo, poi nei 20 minuti finali la squadra ha dimostrato voglia di lottare. Mi è piaciuta meno la mentalità nel finale, mi sarebbe piaciuto andare a palleggiare nella metà campo degli avversari“.

Chiosa finale sulla polemica legata alle scelte di formazione da fare insieme ai senatori: “parlare con i giocatori è normale, li devi coinvolgere in certe discussioni. Coinvolgerli è normale, lo fanno un po’ tutti gli allenatori“.

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