Formula 1, Todt senza freni: “senza macchina nessuno può vincere. Pilota numero 1? Tutte cazzate”

Il presidente della FIA ha parlato della stagione che sta per cominciare, soffermandosi su alcuni particolari temi da tenere d'occhio

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Finalmente la stagione di Formula 1 sta per cominciare, un toccasana per l’intero motorsport, impegnato in queste ultime settimane a discutere di nuovi regolamenti e protocolli di sicurezza.

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Alexander Hassenstein/Getty Images

Sulla questione è intervenuto al Corriere della Sera anche Jean Todt, toccando alcuni temi interessanti: “sono sempre costruttivo e ottimista. Che senso aveva spendere più di mezzo miliardo l’anno? Nessuno, e non era sano per lo sport. Ci sarà un aggiustamento negli organici dei team, come in tutti i settori economici. Dovevamo adattare la F1 a questa nuova situazione allucinante, era una questione di sopravvivenza. I valori in pista nel 2020? Chi era forte resta forte. Non avendo girato sarà interessante capire il lavoro dei motoristi senza riscontri dalla pista. Ci sono sempre varianti imprevedibili. Pilota numero uno e due non esistono, sono tutte cazzate. Chi sta davanti all’altro dopo 4-5 gare stabilisce le gerarchie“.

Vettel Binotto Leclerc
Foto Getty / Mark Thompson

Tante novità in casa Ferrari, prima tra tutte l’avvicendamento Vettel-Sainz che avverrà nel 2021, un argomento su cui Todt non si è sbottonato: “non me la sento di giudicare. Dico solo che è un pilota di grande talento e non ha ancora una macchina per il 2021. Spero per lui e per la F1 che l’avrà. L’automobilismo è una combinazione fra uomo, macchina e squadra. L’unica alchimia che può funzionare è quella che unisce tutto per vincere. Senza uno di questi elementi gli altri non funzionano, lo abbiamo già visto. Senza la macchina non hanno vinto né Alonso, né Vettel. Puoi avere il talento, ma se non hai mezzo, team, affidabilità, non ce la fai. Bisogna mettere insieme tutto”.

Binotto
Mark Thompson/Getty Images

Infine, Todt è tornato a parlare nuovamente dell’accordo segreto con la Ferrari: “chiacchiere inevitabili, oggi giorno ne dicono di nuove. Funziona così, durano una settimana e poi si passa ad altro. La verità è che quando ho accettato questo incarico sapevo di dover prendere i lati positivi e anche quelli negativi. La mia coscienza è pulita, per me è importante soltanto essere trasparente con i membri della FIA, l’etica. Il resto fa parte del mio ruolo, incluse le voci spiacevoli“.

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