E’ arrivato il momento di dire basta, Alessandro Matri chiude con il calcio e lo annuncia con un pizzico di nostalgia ai microfoni di Sky Sport, considerando conclusa la sua esperienza agonistica.

Tre scudetti, 344 partite di Serie A e tantissimi gol a impreziosire una carriera caratterizzata da alti e bassi. “Posso dire di aver realizzato i miei sogni. Quando mi sono affacciato a questo sport, non pensavo che avrei avuto una carriera del genere e che avrei vinto tre scudetti” le parole di Matri. “Non posso lamentarmi di come è andata. Adesso però smetto. Sono arrivato a prendere questa decisione visto come sono andati i primi sei mesi con il Brescia. Successivamente sono venuti a mancare un po’ di stimoli e dal campo ho avuto risposte non positive. Non avevo più voglia di essere sopportato e non fa parte del mio carattere restare in una piazza dove non posso dare ciò che serve. Dopo che sono rimasto svincolato di richieste ne sono arrivate poche e non ero convinto di nessuna di queste. Ho preferito evitare figuracce. Mi mancherà la vita da calciatore, ma solo un’occasione importante poteva farmi ripartire“.
Sul Milan, Matri ha rivelato: “se la Juventus è la donna di cui mi sono innamorato, il Milan l’ho sempre visto come una mamma. Purtroppo quei sei mesi li vorrei rigiocare, così come la finale di Champions persa a Berlino con la Juventus. Non sono riuscito a dimostrare il mio valore, forse mi sono caricato di responsabilità e non ho retto le pressioni di San Siro. Decisi di andare via, spiegando a Galliani che ero in difficoltà. Lasciare di nuovo è stata una pugnalata“.