Antonio Cassano è stato di certo uno dei più grandi talenti italiani degli ultimi anni, anche se non del tutto concretizzatosi a causa del suo carattere un po’ fumantino. Cassano lo sa bene, come ha dichiarato anche ai microfoni di Skysport:
“Sono il più grande talento degli ultimi anni buttato via, perché mi sono buttato via. Una cosa è cambiare, un’altra è non volersi allenare e mandare a quel paese tutti e litigare dalla mattina alla sera. Genio e sregolatezza fino a un certo punto, ma senza esagerare. Io ho oltrepassato troppe volte il limite. I figli ti fanno cambiare, a 20 anni avrei insegnato ai miei figli a fare tutto al contrario mentre ora sono migliorato. Ma devo ringraziare soprattutto mia moglie, sono orgoglioso di averla al mio fianco“.
Fantantonio ha poi proseguito parlando della sua esperienza al Real Madrid: “Il più grande rimpianto è di non aver sfruttato l’opportunità che ho avuto di giocare a 23 anni nella più grande squadra della storia, con i calciatori più forti del momento come Zidane, Ronaldo e altri. Al Real Madrid ho buttato via una chance clamorosa. Meglio andare al Barcellona? Lì c’era Ronaldinho, con Eto’o e Messi in rampa di lancio. Al Real Madrid, invece, me la giocavo con Robinho. Però dovevo sostituire Figo e Owen, significa che ero tra i più forti ma ho fatto i disastri. Capello ha fatto tanto per me, è arrivato dopo al Real Madrid. Nella preparazione ho perso 16 chili, nelle prime tre partite ho fatto due gol ma poi mi ha messo fuori. Io ho perso la testa sbagliando e quando gli manchi di rispetto lui ti fa fuori. Però dopo mi ha dato un’altra chance, lui ha fatto tanto per me ma io ho fatto poco per lui“.