L’accordo tra FIA e Ferrari sulla power unit 2019 sta facendo ancora discutere nel paddock dell’Albert Park di Melbourne, alla vigilia del Gp d’Australia, prima gara della stagione 2020 di F1.
7 team si sono ribellati, scrivendo una lettera alla FIA manifestando il loro disappunto accusando il presidente della FIA, che si è sfogato duramente sui media britannici: “costruire un’inaccurata ricostruzione dei fatti, basata su pregiudizi, non vuol dire soltanto sfidare la decisione della FIA, ma mettere in dubbio l’integrità e l’autorità della federazione e dei suoi rappresentanti, suggerendo una collusione fraudolenta tra la FIA e la Scuderia Ferrari. L’attitudine dei team va molto oltre una richiesta legittima per ulteriori chiarimenti, che sarebbe stata ben accetta dalla FIA; è una fonte di danno per l’intero campionato del mondo. La FIA rigetta con forza le accuse. Accuse lesive e diffamatorie, portate senza riflettere, contro la FIA e i suoi membri chiave compreso il presidente“.