Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stato ospite questo pomeriggio di Radio 24. Il tema è stato chiaramente quello del Coronavirus, con un focus sulla querelle dei tagli agli stipendi che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Difficile trovare un accordo, anche a causa del problema evidente sollevato da Malagò:
“Penso che levare il 30% a un calciatore che guadagna 10 milioni di euro sia un conto, mentre levare il 30% a un calciatore di Lega Pro, che magari ha aperto un mutuo e ha il contratto in scadenza, sia un altro conto“, non fa una piega. Il mondo del calcio non può essere valutato facendo di tutta l’erba un fascio. Un conto è CR7, un altro è un calciatore della rosa del Renate, con tutto il massimo rispetto che nutriamo per suddetta squadra. La valutazione economica è differente e va fatta una distinzione. “Sono situazioni totalmente diverse, penso che chi ha maggiori possibilità deve cercare di aiutare. E questo vale per ogni settore“, ha concluso Malagò.