Coronavirus, l’incubo di Mangala: “la positività è stato uno shock, mi pesa non poter vedere i miei figli”

Il difensore del Valencia ha raccontato come è venuto a sapere di essere stato contagiato, sottolineando di patire la lontananza dai figli

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E’ uno dei calciatori contagiati del Valencia, Eliaquim Mangala ha contratto il Coronavirus dopo il match giocato contro l’Atalanta, ammalandosi probabilmente dopo essere stato a contatto con altri compagni infetti.

Valencia
UEFA – Handout/Getty Images

Il difensore ex Porto e City ha raccontato come è venuto a sapere della sua positività, parlando ai microfoni dell’Equipe: “venerdì abbiamo fatto alcuni test. Non avevo sintomi, stavo come ogni giorno. Quando domenica il dottore mi ha detto che ero positivo è stato uno shock. Pensavo fosse uno scherzo. Quando ha parlato di quarantena, di stare per 14 giorni lontano dai miei figli, ho capito che non lo era. Sono fortunato, sono in quarantena a casa. Ho una casa dove la mia famiglia può rimanere isolata. Io sto su un piano, loro su un altro. Ci evitiamo il più possibile. La mia giornata è semplice: non ho sintomi, quindi mi alleno secondo il programma che ci ha dato il Valencia. Mi alleno in giardino con una maschera. Poi leggo, guardo film, documentari, Netflix, gioco ai videogames“.

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