Le mosse Yamaha ed il futuro di Valentino Rossi, Giacomo Agostini ammette: “il team non gli ha mancato di rispetto! E su Iannone…”

Giacomo Agostini sincero sul futuro di Valentino Rossi, l'arrivo di Lorenzo in Yamaha come collaudatore ufficiale ed il caso Iannone

SportFair

Manca pochissimo all’inizio della nuova stagione di MotoGp: i test driver sono già in pista a Sepang per importanti giorni di prove, in attesa di vedere i piloti ufficiali sul circuito malese dal 7 al 9 febbraio.

Domani la Honda presenterà ufficialmente la sua nuova moto, quella che sarà guidata durante il nuovo motomondiale dai fratelli Marquez, mentre Yamaha e Suzuki toglieranno i veli alle loro due ruote il 6 febbraio.

Occhi puntatissimi sulla Yamaha, che ha deciso di anticipare i tempi, bloccando Vinales e Quartararo per le stagioni 2021 e 2022, tagliando fuori Valentino Rossi, ma assicurandogli un contratto ed una moto factory nel caso in cui decidesse di continuare a gareggiare, e ingaggiando Jorge Lorenzo come test driver.

Incredibile. Ma campioni, grandi talenti ce ne sono pochi e tutti provano il più velocemente possibile ad accaparrarseli. La Yamaha ha fatto colpi velocissimi ed è stata brava, oggi se ti addormenti, te li portano via. Un’azienda come Yamaha è obbligata a pensare al futuro. Perché la moto conta, ma fortunatamente in questo sport il pilota è molto importante, ha una buona percentuale di responsabilità in un successo: chi ha quel quid in più può sopperire alle minime carenze del mezzo. A un GP mi sono trovato con Lin Jarvis (managing director Yamaha; n.d.r.) e gli ho detto che non potevano perdere nessuno dei loro piloti, che fossi stato in lui avrei riconfermato subito Viñales, Quartararo e pure Rossi. Jarvis si era limitato a sorridere. Sono stati bravi“, ha dichiarato Giacomo Agostini alla ‘rosea’.

Non poteva mancare un commento su Jorge Lorenzo e la sua scelta di restare in pista a lavorare sodo per la Yamaha: “mi auguro che, facendo il collaudatore, Jorge si tolga di dosso quella responsabilità e lo stress delle gare, tornando a fare delle buone cose. Perché io penso che Lorenzo sia uno che sa mettere a posto la moto. Io credo che la voglia ce l’abbia. Bisogna vedere cosa c’è nella sua testa. Magari con i test…. Rossi-Lorenzo in Petronas? Sarebbe bello no? Però visto che parliamo di due campioni, entrambi devono fare risultato. Valentino e Jorge devono dimostrare di continuo“.

L’ex campione del mondo si è focalizzato poi sulla situazione di Valentino Rossi: “la Yamaha gli ha mancato di rispetto? Io credo di no. Yamaha deve avere una grande riconoscenza per Valentino, come Valentino per la Yamaha. Non credo che non lo abbia coinvolto in questo processo. Da quel che ho letto Rossi diceva di volere aspettare e la Yamaha non poteva farlo, per non rischiare di perdere gli altri piloti. Se anche Rossi dovesse andare in Petronas, la cosa importante è avere la garanzia che la Yamaha dia tutto il supporto tecnico necessario, non quale sia lo sponsor che paga l’ingaggio. Se Rossi avrà lo stesso materiale dei piloti del team interno allora non vedo alcun problema. E io non posso immaginarmi una Yamaha che non dia a Valentino gli ultimi sviluppi“.

Sul futuro del Dottore ha poi aggiunto: “non voglio dare giudizi, insegnare o parlare per altri. E Valentino per quanto fatto in carriera si è guadagnato il diritto di decidere quel che vuole. Io so che quando ho iniziato a vincere meno, ho cominciato a pensare che forse il mio tempo stava finendo. Mi sentivo male, umiliato a leggere sui giornali che Agostini era finito solo perché ero arrivato secondo. È una cosa personale. Io non me la sentivo, ma se ad altri questo non dà fastidio perché fermarsi?“.

Giacomo Agostini ha poi commentato la scelta di Honda di lasciare libero Lorenzo: “forse non era un problema. Ha un grande Marquez che detta legge, la Honda non ha bisogno di altro. Jorge non può fare miracoli: Marc ha corso al suo fianco un anno e l’ha umiliato, non è che se ora Lorenzo torna, lo batte“.

Infine l’ex campione del mondo ha rilasciato un commento sul caso Iannone: “Iannone… è un bel problema. È un peccato, perché per me era un talento. Ha fatto errori, come tutti, però era uno che doveva rimanere più terra terra, in famiglia. Senza idee di grandi macchine, aereo privato… E lo dico perché mi spiace, non per criticare“.

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