Duro lavoro per la Yamaha, il capo progetto ammette: “dobbiamo riguadagnare la nostra forza in gara”

Un inverno impegnativo per la Yamaha in vista della nuova stagione di MotoGp: le parole del capo progetto della M1

SportFair

Manca sempre meno alla nuova stagione di MotoGp: i campioni si preparano alle presentazioni ufficiali dei team, con la Ducati che aprirà le danze domani sera. Occhi puntatissii sulla Yamaha, che nel 2020 vive un anno davvero importante, durante il quale deve dimostrare di essere uscita ufficialmente dalla crisi tecnica degli ultimi anni, mettendo a disposizione dei suoi piloti una moto competitiva.

Alla vigilia della nuova stagione, Sumi, il capo progetto della M1 ha fatto il punto sullo sviluppo della moto: “per i nostri piloti è difficile lottare. Ecco dove ci manca ancora qualcosa. Dobbiamo lavorare per riguadagnare la nostra forza in gara. Ci stiamo lavorando. Naturalmente, il motore richiede un grande sforzo per lo sviluppo. Dobbiamo battere i nostri rivali sulla top speed, e questo è un qualcosa che la Yamaha non ha mai avuto in passato. Penso che la filosofia del produttore si veda nel modo in cui tenta di ottenere più velocità, ovvero se sia aumentando la potenza o migliorando l’equilibrio totale del pacchetto“, ha spiegato a Motorsport.

Il 2017 ed il 2018 sono stati anni difficili. Abbiamo avuto difficoltà a vincere ed abbiamo introdotto molti aggiornamenti che non hanno portato i risultati sperati. Ci sono stati molti problemi, quindi durante l’inverno del 2019 abbiamo cercato di guardare indietro ed identificare ciò che avevamo sbagliato, con lo scopo di creare una base più sicura. Non abbiamo un motore paragonabile a quello della Ducati. Ecco perché ho adottato una filosofia diversa: facciamo una moto che non sia seconda a nessuno nell’affrontare le curve. Invece di modificare il telaio, però, abbiamo sviluppato il motore per migliorare in curva. Poiché è difficile ottenere prestazioni ad alti e a medi regimi contemporaneamente, la moto 2019 mirava a migliorare l’accelerazione in uscita di curva“, ha concluso Sumi.

 

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