Lo sport russo trema, la WADA non fa sconti: “hanno avuto una chance di redenzione, ma l’hanno sciupata”

Il direttore generale della WADA ha parlato del futuro degli atleti russi, soffermandosi anche sul caso Schwazer

SportFair

Sono giorni importanti per quanto riguarda il futuro prossimo dello sport russo, lunedì prossimo infatti la WADA deciderà se accogliere la raccomandazione ricevuta dalla propria Commissione di revisione della Conformità, vietando agli atleti russi di partecipare ad eventi internazionali nei prossimi quattro anni.

LaPresse/Reuters

Sulla vicenda si è soffermato Olivier Niggli, direttore generale dalla Wada, che ha spiegato la situazione ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “lo sport russo ha avuto una grande opportunità di redenzione. L’ha clamorosamente sciupata. E non si può non definire che una stupidata. Spero in un voto unanime, ma ricordo che se la raccomandazione sarà accolta, la Rusada avrà 21 giorni per respingere il provvedimento. A quel punto noi potremo aprire un procedimento presso il Tas, il quale avrà potere decisionale pressoché definitivo. Spero in meno di tre mesi. Non colpiremo incolpevoli, ci sono atleti russi ora al top di una generazione successiva a quando la vicenda è cominciata“.

LaPresse/Claudia Fornari

Il direttore generale della WADA si è soffermato poi anche sul caso Schwazer: “ci sono troppi tentativi di mistificazione, restiamo ai fatti e alla realtà. Dubbi non ce ne sono, faccio inoltre presente che è il contribuente a sovvenzionare certi studi. La vicenda Caironi? Se la positività è dovuta a una crema, molto dipenderà dalle concentrazioni riscontrate“.

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