Juventus, la rivelazione di De Ligt: “oggi sarei un procuratore se non fossi diventato un calciatore”

Il difensore della Juventus ha parlato della sua carriera, rivelando un curioso retroscena

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Vent’anni compiuti da pochi mesi, ma già una carriera importante alle spalle. Matthjis De Ligt è al momento il miglior giocatore Under 21 del pianeta, a confermarlo è il premio Kopa ricevuto lunedì nel corso della cerimonia di consegna del Pallone d’Oro 2019 a Lionel Messi.

(Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Un prestigioso riconoscimento che avvalora l’investimento compiuto dalla Juventus la scorsa estate, assicuratasi le prestazioni del difensore olandese per 75 milioni. Intervistato da France Football, De Ligt ha parlato della sua carriera, svelando cosa sarebbe diventato se non avesse fatto il calciatore: “se non fossi diventato un calciatore sarei diventato un agente per cercare di battere Mino Raiola. O avrei cercato di reclutarlo. Scherzi a parte non ho mai pensato a cosa avrei potuto fare. Ero ossessionato dall’idea di diventare un calciatore. I miei genitori erano d’accordo, ma prima dovevo finire gli studi. Cosa che ho fatto. Dicono che sarei diventato sicuramente un uomo d’affari. Il mio miglior ricordo tra i professionisti è la scorsa stagione con l’Ajax. Abbiamo vinto il campionato e la Coppa d’Olanda, siamo andati molto vicini alla finale di Champions League. È stato favoloso“.

Nicolò Campo/LaPresse

Sull’esordio in Nazionale: “stavo facendo colazione al centro di formazione all’Ajax. L’allenatore mi si era avvicinato per parlarmi, mi chiedevo cosa volesse dirmi e ha annunciato che ero stato selezionato nella squadra nazionale. Ho immediatamente chiamato mio padre per dirglielo. È un tale onore giocare per la Nazionale e, riuscire a farlo a 17 anni, è qualcosa di incredibile“.

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