Paris Saint-Germain, Icardi ha già dimenticato l’Inter: “giocare qui è importante, farò di tutto per rimanere”

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L’argentino ha espresso il desiderio di rimanere al Paris Saint-Germain, soffermandosi poi anche sui propri compagni di squadra

Sette gol in otto partite giocate con il Paris Saint-Germain tra Ligue 1 e Champions League, un impatto davvero positivo quello di Mauro Icardi in Francia, dove l’argentino si è subito ambientato.

Mauro Icardi PSG
AFP/LaPresse

Arrivato in prestito con diritto di riscatto dall’Inter nell’ultimo giorno della scorsa finestra di mercato, Maurito adesso ha voglia di proseguire la sua avventura a Parigi, come confermato ai microfoni di RMC Sport: “il mese di ottobre è stato molto positivo, ma so perfettamente che c’è ancora tanto da fare. Devo dimostrare le mie qualità in campo anche nei prossimi mesi. Io voglio fare bene, sono venuto per quello. Il PSG è una delle migliori squadre al mondo e giocare per questo club per me è davvero importante, un passo in avanti nella mia carriera. A fine stagione vedremo se resterò. Ma io farò di tutto per rimanere qui. Prima di accettare l’offerta del PSG, ho parlato con Leonardo al telefono e mi ha detto che sarei diventato un giocatore importante per questa squadra. Ormai all’Inter ero fuori, quindi mi ha chiesto di venire ad aiutare il PSG. Così mi ha parlato degli obiettivi del club. Io volevo giocare ad alti livelli, ho ricevuto molte proposte da altre squadre ma non capita tutti i giorni di ricevere un’offerta da Parigi. Le parole di Leonardo sono state molto importanti“.

AFP/LaPresse

Sui compagni di squadra, Icardi ha svelato: “sono pochi i giocatori come Mbappé, altrimenti saremmo tutti fenomeni. Già al Monaco aveva fatto vedere ciò che può fare, qui al PSG sta continuando. Se rimane sempre concentrato sulla sua carriera diventerà il migliore del mondo. Cavani? Lo conosco da molto tempo, eravamo insieme in Italia anni fa. Lui è un giocatore straordinario che ha fatto la storia del PSG, io voglio dare un contributo. Possiamo giocare insieme, ma decide l’allenatore. Non tocca a noi prendere certe scelte“.

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