Conferenza stampa Mihajlovic, la parola ai medici del Sant’Orsola: “il cerchio per noi ancora non si è chiuso, ma…”

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I medici dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna sulle condizioni di Sinisa Mihajlovic dopo quattro giorni di cure

Si è tenuta questa mattina a Bologna la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic con i medici del SantOrsola. Dopo quattro mesi di cure contro la leucemia ed il trapianto di midollo, il tecnico serbo ha deciso di aggiornare tutti i suoi fan e gli appassionati di calcio, che in questo periodo gli hanno dimostrato tanta vicinanza, sulle sue condizioni.

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Massimo Paolone/LaPresse

Dopo aver raccontato come ha vissuto questi quattro mesi, il tecnico ha passato la parola ai suoi medici: “per noi il cerchio ancora non si è chiuso, abbiamo ancora bisogno di tempo per capire la risposta finale ottenuta, per cercare di monitorare Sinisa e le possibili complicanze. Ma siamo felici di averlo restituito in questa ottima forma a tutta la comunità. Sin dall’inizio abbiamo tracciato la strada maestra, consapevoli del fatto che sarebbe stato un percorso complicato, con un caso clinico complesso da affrontare con professionalità e cautela. E già dopo il primo ciclo abbiamo ottenuto la remissione completa. Da non tifoso di calcio ho visto però un affetto trasversale che gli ha dato forza, Sinisa ha sempre visto le cose in positivo e si è sempre fidato ciecamente di noi, anche quando i no gli stavano stretti si è adeguato“, ha dichiarato Michele Cavo, direttore del reparto di Ematologia del Policlinico Sant’Orsola.

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Massimo Paolone/LaPresse

C’è stato l’attecchimento del midollo osseo, un primo passo fondamentale senza il quale gli altri passi non possono succedersi. E c’è assenza di complicanze, che non e’ poco. Condizioni soddisfacenti, il decorso post-operatorio è regolare ma occorre cautela. I primi 100 giorni sono i piu’ delicati, il sistema immunitario è ancora molto fragile. Il ritorno alla vita normale avverrà gradualmente in funzione di tanti fattori, valuteremo di volta in volta la possibilità che Sinisa possa essere presente. Il bollino del guarito si può dare dopo cinque anni“, ha aggiunto Francesca Bonifazi, medico ematologo dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.

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