Il giocatore del Bayern Monaco ha raccontato la difficile infanzia vissuta insieme al fratello Theo, adesso in forza al Milan
Un’infanzia difficile, caratterizzata dall’assenza di un padre scappato improvvisamente e mai più tornato. Lucas e Theo Hernandez però ce l’hanno fatta ad emergere, grazie anche al coraggio e alla determinazione della madre, riuscita a ricoprire egregiamente il doppio ruolo e a crescere due giocatori adesso professionisti che giocano nel Bayern Monaco e nel Milan.
Avevano 5 e 7 anni i due fratellini quando Jean-Francois Hernandez ha fatto perdere le sue tracce, senza farsi mai più vivo. L’ex centrale di Atletico Madrid e Marsiglia adesso non è più dei pensieri della famiglia, come ha ammesso Lucas ai microfoni di Goal: “non ho mai cercato di contattare mio padre, anche se ovviamente, quand’ero più giovane, ho pensato a dove potesse essere e mi sarebbe piaciuto saperne di più. Con il passare del tempo però lui faceva sempre meno parte dei miei pensieri e io pensavo di più a me stesso e alla mia vita. Alla fine mi sono reso conto che ci ha lasciati perché non ci amava e se non ci amava, è stato meglio che se ne sia andato. Non so dove sia ora, cosa faccia e neppure se sia ancora vivo oppure no, ma dal momento che non ci ha mai contattato, non sarà interessato a farlo o, più semplicemente, non ha voglia di stare con noi”.
Lucas Hernandez ha poi proseguito: “un giorno è sparito all’improvviso e non abbiamo più avuto sue notizie, così io, mio fratello e mia madre siamo diventati un trio affiatato. Certo, crescere senza un padre a fianco non è stato facile, ma mia madre è stata bravissima a ricoprire entrambi i ruoli e non ci ha mai fatto mancare niente. Io e mio fratello Theo abbiamo avuto un’infanzia difficile, ma bella, lui è il mio migliore amico e siamo molto uniti e adesso che siamo entrambi dei calciatori professionisti, è arrivato il momento per mia madre di tirare il fiato e godersi un po’ la vita“.