MotoGp – Il momento d’oro di Marquez e Quartararo e le difficoltà di Rossi e Lorenzo, Agostini ammette: “vedere Jorge così mi fa pena”

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A tutto Giacomo Agostini: dagli splendidi risultati di Marquez e Quartararo al momento buio di Rossi e Lorenzo

Ancora una volta è Marc Marquez a festeggiare per l’ennesima strepitosa vittoria: lo spagnolo della Honda ha trionfato a Philipp Island, aggiudicandosi il Gp d’Australia, davanti a Crutchlow e Miller. Giornata amara per gli italiani, con Dovizioso e Rossi rispettivamente settimo e ottavo.

marc marquez
AFP/LaPresse

In Australia ha assistito al weekend di gara anche Giacomo Agostini, che di vittorie ne sa qualcosa: l’ex campione ha analizzato la situazione attuale della MotoGp. “Marquez già l’anno scorso ha dimostrato di essere l’uomo da battere su tutte le piste, e ora è anche più contento della sua Honda… Con la moto giusta fa la grande differenza. Moto solo per lui? Una moto è fatta per tutti, un’azienda non fa una moto per me, per te, per lui. Poi la messa a punto personale fa la differenza. Solo che, con tutto il rispetto per i piloti, mancano i grandi talenti. Perché non ce ne sono mai stati tanti assieme. Lo dice la storia di ogni sport, dal calcio al tennis, dalla boxe al ciclismo. Un Eddie Merckx, un Muhammad Ali, un Maradona, un Pelé non nascono tutti i giorni. Negli ultimi tempi era nato quel ragazzo, Agostini, poi è nato Valentino Rossi, ora è nato Marquez. Certo, vorremmo tutti avere i grandi talenti assieme, anch’io a volte mi sogno di correre contro di loro, come un giorno lo sogneranno loro“, ha spiegato alla ‘rosea’.

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AFP/LaPresse

Non poteva mancare un commento sulla Yamaha e sul giovane talento Quartararo: “sta impressionando. L’importante è che non lo portino dalle stalle alle stelle e dalle stelle alle stalle. Deve essere lui bravo a scegliere le persone vicine, che non lo trattino da campione del mondo quando deve ancora dimostrarlo. Mi auguro che qualcuno lo prenda bene sottobraccio e lo porti dove merita. In Yamaha sarebbero dei matti a lasciarselo scappare. È un ragazzo di 20 anni, tutti i team cercano la nuova stella, un’azienda investe tanto e ha bisogno del futuro. Serve il pilota giovane e quello con esperienza. Questo cambio ci deve essere. Per come sta andando, a Quartararo devono dare una moto ufficiale, non possono farselo portare via. Però penso che la Yamaha abbia la forza per fornire a tutti lo stesso materiale”.

agostini rossiValentino, per quello che ha vinto, può e deve decidere quando vuole lui. Se poi mi si chiede cosa farei io è un’altra cosa. Quando ho smesso di vincere tanto e dicevano che ero finito, mi sentivo umiliato. Io correvo anche per la gioia che davo ai tifosi, come gli emigranti in Belgio che mi raccontavano come il giorno dopo una mia vittoria si presentavano in miniera orgogliosi di essere italiani. Avevo le lacrime agli occhi quando ho deciso, lasciavo il mio grande amore. Una scelta dettata dai risultati, anche se ero ancora convinto di andar forte“, ha aggiunto poi su Rossi, mentre su Lorenzo ha concluso: “vederlo così mi fa pena, però per lui, e anche per la Honda, se non riescono entro fine stagione a migliorare, non so che vantaggio abbiano a continuare. Per la Honda è umiliante star lì in fondo, ma lo è pure per Lorenzo. Spero che faccia quel clic mentale per dimostrare quel che vale“.

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