Wanda Nara fa luce sul futuro di Icardi: “con l’Inter non è divorzio, ma pausa di riflessione. Torna in Italia! Juventus? Mai”

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Wanda Nara fa luce sul futuro di Mauro Icardi: la moglie/manager del giocatore parla di un possibile ritorno in Italia, fra un anno, con l’Inter come prima opzione. Fra il club e il giocatore solo ‘una pausa di riflessione’

Non è un divorzio, Mauro e l’Inter sono come fidanzati che si prendono una pausa di riflessione“. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Wanda Nara torna a parlare dell’addio di Mauro Icardi all’Inter. Come lo definisce lei ‘una pausa di riflessione’, termine che potrebbe far presupporre un possibile ritorno dopo un anno di prestito, ammesso che il PSG non voglia riscattarlo.  Del resto al PSG: “non si poteva dire no. Ha tutto per vincere, è un top club, pieno di stelle, Mauro è onorato di farne parte: un sogno. Parigi è stupenda, a fine stagione sceglieremo ciò che sarà meglio: io lavoro per lui, poi le scelte sono sue. La scelta del Psg viene dopo un anno di polemiche e tensioni, l’ha fatta anche per dare un po’ di tranquillità ai figli e alla famiglia. Se fosse rimasto sarebbe stato sempre un caso“.

Piero Cruciatti/LaPresse

Del resto il rapporto con l’Inter era ormai deteriorato: “per tanti malintesi, ma la voglia di giocare nell’Inter e l’amore dei tifosi resta. In ogni relazione ci sono momenti di crisi. Alla fine ci lasciamo con un rapporto ricucito, senza nessun tradimento. L’Inter aveva necessità di vendere Icardi. Da capitano Mauro non avrebbe mai lasciato il club, è stata una strategia per cederlo“.

Piero Cruciatti/LaPresse

E sull’interesse della Juventus: “era il capitano dell’Inter, non ci sarebbe mai andato. Paratici? Ho un rapporto cordiale. Si è interessato, il rapporto continuerà. Giocare in Italia gli piace, conosce bene il campionato, ha segnato 135 gol. Penso tornerà, no so dove e come. La priorità sarà sempre l’Inter. Se era necessario fare causa? Non era una causa per soldi, solo gli ignoranti lo credono. Se fosse stato per soldi sarebbe andato via 3-4 anni fa, quando l’Inter non giocava la Champions: avrebbe guadagnato il doppio, ma è rimasto per amore del club. Voleva allenarsi con Conte, chssà con lui dove poteva arrivare“.

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