Il pilota pesarese ha analizzato la giornata di libere in Austria, svelando anche un piccolo retroscena sulla diminuzione dei gesti scaramantici
Giornata in chiaroscuro per Valentino Rossi oggi a Spielberg, il pilota della Yamaha ha chiuso all’undicesimo posto la seconda sessione di prove libere del Gp d’Austria, lamentando problemi di accelerazione e di degrado gomme.
A parte questo però, le sensazioni sembrano positive: “purtroppo sono rimasto fuori dalla top 10 davvero per poco, perché pomeriggio non ho guidato bene durante il time attack ed ho perso anche un po’ di tempo a causa del traffico. Per fortuna, le previsioni sono buone per stanotte e per domani mattina, quindi credo domani mattina possiamo lottare per andare direttamente in Q2. A parte questo, il mio passo è abbastanza buono e sembra che siamo in una situazione migliore rispetto all’anno scorso, soprattutto perché il passo rimane costante anche con la gomma usata: abbiamo lavorato duramente a livello di elettronica per migliorare l’accelerazione sotto a questo aspetto. Le prime sensazioni quindi sono positive, anche se la situazione è sempre la stessa, perché ci sono tanti piloti veloci e quindi domani mattina ci sarà una battaglia molto serrata per entrare in Q2 e sarà fondamentale riuscirci. A livello di passo però direi che siamo più forti dell’anno scorso“.
Il Dottore poi ha ammesso: “siamo un po’ in difficoltà, perché la differenza a livello di velocità di punto rispetto alle altre moto è grande, perché sono più di 10 km/h. Non solo rispetto alla Honda o alla Ducati ufficiale, più o meno con tutte. Quando sei in gara, se sei dietro a qualcuno che va un po’ più piano di te, ma ha più motore, è difficile da superare. Questo è un problema e quindi per noi è ancora più importante la qualifica: dobbiamo cercare di partire nelle prime sei posizioni, perché così ti puoi attaccare a quelli che vanno più forte e perché altrimenti facciamo fatica a sorpassare. L’accelerazione è un aspetto su cui ancora soffriamo, ma riusciamo a tenere la gomma dietro più sotto controllo e quello è molto importante, soprattutto per la gara, perché ci permette di tenere un passo più costante. Come primo giorno comunque non è stato male. Niente segni scaramantici? Più che altro perché mi sono fatto male ad un ginocchio e quindi faccio fatica a piegarmi. E’ per questo che lo faccio meno“.