Napoli, le rivelazioni di Ancelotti: “ai tempi del PSG centrai Ibrahimovic con un cartone, vi spiego come andò”

SportFair

L’allenatore del Napoli ha parlato della sua prima stagione al Napoli, rivelando alcuni retroscena della sua carriera da allenatore

La prima stagione è ormai alle spalle, Carlo Ancelotti l’ha utilizzata per conoscere l’ambiente Napoli e prenderne le misure in viste del prossimo anno.

LaPresse

L’allenatore di Reggiolo ha intenzione di alzare l’asticella, sottolineando ai microfoni del Corriere dello Sport la sua voglia di vincere: “quest’anno sono pronto con la fionda, è tirata e pronta a colpire. Fino a dicembre dell’anno scorso la squadra è andata benissimo, se in Champions non avessimo trovato il Liverpool nel girone saremmo passati tranquillamente. Alla ripresa qualcuno è calato e soltanto nella fase finale ci siamo ritrovati. Il primo anno è stato di transizione. Sarri alla Juve? Il legame tra Sarri e i napoletani è stato molto forte, così come la sua adesione al progetto e alla napoletanità. È comprensibile che qualcuno lo viva male, ma Sarri è un professionista e a volte il mestiere ti porta a fare scelte che disorientano. Il tempo aggiusta tutto. Mio figlio Davide rappresenta la voce critica, forse anche per via della confidenza che abbiamo. Ascolto lui e tutti i miei collaboratori”.

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic (ABACA)

Ancelotti poi ha svelato le partite della sua carriera che non ha dimenticato: “tante, ma te ne indico due: Milan-Manchester e la finale di Istanbul, quella del 3-3 contro il Liverpool: la prima parte. Fummo fantastici. Nella ripresa ci disunimmo ma anche sul 3-3 sbagliammo un sacco di gol. L’ho rivista solo tre settimane fa, quando l’ha data Sky. Poi Bologna-Milan il primo anno. Distrussi lo spogliatoio, giocammo malissimo rischiando di compromettere la qualificazione alla Champions. Poi a Evian, in coppa di Francia, col Psg. Mi incazzai di brutto con Verratti che si era fatto espellere. Diedi un calcio a un cartone che finì per centrare la testa di Ibrahimovic. ‘Mister, ce l’hai con me?” No, gli risposi, ce l’ho con un altro’. E poi i primi venti minuti con l’Arsenal a Londra, quest’anno. Inspiegabili“.

Condividi