Italia, che bordata di Bernardeschi a Ventura: “Mancini allena da Dio, prima pessimismo e sfiducia”

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Federico Bernardeschi parla del futuro dell’Italia e non risparmia una frecciatina alla gestione Ventura, elogiando l’attuale guida tecnica targata Roberto Mancini

Nel corso di una lunga intervista rilascia alla Rosea, Federico Bernardeschi ha espresso il suo interessante parere sul futuro dell’Italia. La Nazionale si trova in un periodo di fiorente ricostruzione, fatta di giovani interessanti ed un progetto tecnico, targato Mancini, che dovrebbe cancellare le difficoltà che non hanno permesso agli azzurri di qualificarsi per i Mondiali di Russia 2018. Bernardeschi ha lanciato una frecciatina, fra le righe, alla gestione Ventura, elogiando invece il nuovo corso di Mancini:”abbiamo una squadra competitiva e un mister che lavora da Dio: a Coverciano si respira un’altra aria, prima c’erano solo pessimismo e sfiducia. Riportare l’Italia dove merita è un progetto lungo che passa da cose piccole: se adesso vai in azzurro felice e dai tutto per la maglia è già un primo passo. Poi arriveranno l’Europeo e il Mondiale e potremo riscattarci… Aver saltato Russia 2018, a 24 anni, è stato bruttissimo: farne uno a 28 sarà figo lo stesso, ma diverso. Io, comunque, ne voglio giocare tre: l’ultimo a 36 anni, anche a costo di portare le borracce. La speranza è vincere, abbiamo fiducia in noi stessi e l’ambiente in noi. Abbiamo giovani forti e, se nelle loro squadre giocano, è più facile. Quando fece le prime convocazioni, Mancini venne criticato, ma costruire sui ragazzi è la scelta giusta. Noi più l’esperienza di Bonucci, Chiellini, Sirigu, gli ‘anziani’, tra virgolette, sennò mi menano: così si può creare la giusta alchimia“.

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