Auto, il mondo in mano alle sette sorelle: ecco come e quali Gruppi guideranno il settore automotive

SportFair

Scopriamo per quali motivi e chi sono i futuri grandi Gruppi automobilistici che si contenderanno tutto il mercato globale dell’auto

Il settore automotive, all’apparenza così vasto e variegato, è destinato entro pochi anni a diventare un club molto più ristretto dove troveremo al massimo “sette sorelle”, ovvero solo sette grandi Gruppi automobilistici che si contenderanno tutto il mercato globale.

Il passaggio a questa nuova era è stato già avviato da tempo e ormai da qualche anno si stanno vedendo i primi frutti Molte Case automobilistiche internazionali si sono fuse e si fonderanno tra loro, mentre alcuni Grandi Gruppi assorbono marchi senza sosta accumulando vere e proprie costellazioni di brand in nome dell’economia di scala e dell’ottimizzazione dei costi di produzione.

A sopravvivere saranno solo sette grandi gruppi che nei prossimi anni completeranno il loro assetto definitivo. Al primo posto troveremo sua maestà, il Gruppo Volkswagen, già al vertice del set5tore automotive mondiale per vendite e fatturato, capace di restare (quasi) indenne allo scandalo del settore più terribile di tutti i tempi, ovvero il Dieselgate.

Con ogni probabilità, il bouquet di brand in mano alla Casa di Wolfsburg rimarrà invariato, considerando che già oggi può vantare la più grande varietà dell’intero comparto. IL Colosso tedesco può infatti vantare: Seat,  Skoda, Bentley, Bugatti e Lamborghini, Scania, Porsche, Suzuki, MAN e Ducati. Parliamo di marchi di lusso a profusione, un brand di moto e addirittura due specializzati in mezzi pesanti: davvero niente male. Dal lusso alle due ruote, passando per i veicoli pesanti, Volkswagen non si è fatta mancare proprio niente.

Dalla fusione tra il Gruppo Fiat e quello Chrysler è nata l’ormai famosa FCA (Fiat Chrysler Automobiles), realtà che detiene il Controllo di FIAT, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Fiat Professional, Abarth, Jeep, Chrysler, Dodge, Ram Trucks, Mopar, SRT. A sua vota il controllo di FCA è nelle mani di Exor, Holding della famiglia Agnelli che vanta nella sua orbita anche il Gruppo Ferrari. FCA che sta cercando   da temo un altro grosso Gruppo con cui fondersi potrebbe unirsi con PSA che attualmente controlla Peugeot, Citroen, DS e Opel. Di conseguenza, gli altri due colossi americani Ford e General Motors potrebbe unirsi, sfruttando anche il bene placido dell’amministrazione Trump.

Questo perché anche i Cinesi non stanno certamente a guardare, infatti tra le sette sorelle ci sarà certamente Geely, già proprietaria di Volvo e Lotus, senza dimenticare che di recente ha acquistato il 50% di smart. Quest’ultima fa parte del Gruppo Daimler che controlla Mercedes, AMG e Mayback.  Per non rimanere isolata a questo punto Damler avrà solo due strade da seguire, unirsi ai cinesi di Geely, oppure stringere un’alleanza con l’eterna alleata Bmw. Anche se a primo acchitto sembrerebbe una cosa impossibile, non tutti forse sanno che Daimler e Bmw collaborano su molti fronti, l’ultimo di questi e la partnership stretta tra Car2Go e Drivenow, rispettivamente i servizi di car sharing del Gruppo di Stoccarda e e quello di Monaco (Bmw, Mini e Rolls-Royce). Al tavolo delle sette sorelle siederanno infine l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, il Gruppo Toyota che si divide il primato del settore con Volkswagen e che potrebbe fondersi con i coreani di Kia-Hyundai.

Questi sette gruppi controlleranno più del 90% della produzione mondiale di automobili (e non solo), ovviamente rimarrà qualche marchio di nicchia che produrrà vetture limitate e prodotte artigianalmente, ma per il resto, la costellazione automotive sarà esattamente come l’abbiamo rappresentata.

Condividi