Altro che Brexit: Volvo non teme il fallimento del ‘no-deal’ e cosa potrebbe succedere

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Polestar (Volvo) non cede alle incertezze generate dalla Brexit ma gli scenari di un eventuale ‘no-deal’ sono ancora troppo incerti

Polestar, divisione sportiva ed elettrica di Volvo e di proprieta dei cinesi di Geely, ha ampliato significativamente la sua capacità di ricerca e sviluppo con la creazione di un nuovo centro nel Regno Unito.

Totalmente in controtendenza, mentre tutti gli altri costruttori automobilistici (e non solo) brancolano nel buio in attesa di certezze sulle conseguenze della Brexit, nasce la struttura situata a Coventry, vicino allo studio di design di Geely e consentirà a Polestar di aumentare le proprie capacità in questo ambito e rafforzare ulteriormente la capacità del marchio di progettare i suoi futuri veicoli elettrici.

In uno degli ambienti di ingegneria automobilistica più importanti del mondo, l’attività di Polestar inizialmente impiegherà circa 60 ingegneri, che porteranno una grande quantità di competenze specialistiche alla società e che sosterranno specificamente lo sviluppo delle future vetture Polestar, oltre che Polestar 3.

Investire nel talento dell’ingegneria automobilistica che il Regno Unito ha da offrire rafforzerà le nostre capacità“, afferma Thomas Ingenlath, Amministratore delegato di Polestar. “La passione e la dedizione di questi grandi ingegneri si adattano perfettamente allo spirito di Polestar e ci permetteranno di creare macchine davvero fantastiche.”

Hans Pehrson, responsabile di ricerca e sviluppo di Polestar, commenta: “Il ruolo di Polestar come punta di diamante della tecnologia richiede competenze nuove e in via di sviluppo nell’ingegneria delle automobili a basso volume. La Brexit non ha influito sulla nostra decisione, questi ingegneri saranno un ottimo complemento per il nostro team R & D esistente situato in Svezia e altri gruppi di supporto in tutto il mondo.”

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