Da Van Basten a… Skriniar, Pietro Vierchowod si racconta: “ho marcato Ronaldo a 41 anni, ora datemi CR7”

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L’ex giocatore di Roma e Juventus ha rispolverato vecchi ricordi, parlando anche di Cristiano Ronaldo

A Como lo chiamano ‘Zar’ per via delle sue origine ucraine, ma adesso Pietro Vierchowod preferisce ‘Ex Zar’ visto che non gioca più. Si diverte a calcio a 5, ma non smette di guardare in tv il suo primo amore, rivangando vecchi ricordi.

LaPresse/Stefano De Grandis

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex Roma e Juve ha rispolverato il suo passato partendo dal Mondiale del 1982: “anche se non ho mai giocato, mi sono sentito campione del mondo perché mi sono fatto il mazzo come gli altri. E poi, senza l’infortunio alla caviglia, avrei giocato io, non Bergomi: con Bearzot c’erano le gerarchie. Lo ricordo con piacere: mi fece debuttare quando ero nel Como e mi portò al Mondiale del 1986. Vicini scelse i suoi della Under. Quattro anni dopo, però, mi chiamò per marcare Van Basten. Poi c’ero a Italia ‘90: ho tre Mondiali, e potevano essere quattro. Sacchi mandò Ancelotti a chiedermi se volevo fare la chioccia per i giovani, ma dissi no. In America si infortunò Baresi, probabilmente avrei giocato. Sono juventino da piccolo, quando alla radio sentivo ‘Grande parata di Anzolin’, il mio primo idolo. L’attaccante più forte mai marcato? Van Basten: per eleganza, tecnica, e anche cattiveria. Però, quando lo marcavo io, non ha mai fatto un gol su azione. Selvaggi, invece, contro di me segnava sempre. A livello fisico oggi mi assomiglia Skriniar, anche se come gli altri non guarda la palla lasciando troppo spazio all’avversario. Manca chi insegna a difendere e poi, pensando alla Nazionale, ci sono troppi stranieri nelle grandi. Bisognerebbe schierarne al massimo cinque. Il rimpianto più grosso? La finale di coppa Campioni persa con la Samp contro un Barcellona non irresistibile”.

Marco Alpozzi/LaPresse

Il discorso poi si sposta su CR7 e sulla Juventus: “è fortissimo, mi piacerebbe marcarlo. Oggi è l’unico. Una volta c’erano Van Basten, Gullit, Maradona, Careca, Zico, Ronaldo che ho marcato a 41 anni quando ero nel Piacenza. Sarebbe ora che la Juventus vincesse la Champions, ma non è facile. Intanto deve eliminare l’Ajax, che è un’incognita“.

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