MotoGp – Bagnaia non ha dubbi, dal Dream Team Honda a Valentino Rossi: le parole sulle condizioni del Dottore fanno sognare i fan

SportFair

Dal Dream Team Honda a Valentino Rossi: Pecco Bagnaia non ha dubbi sui suoi rivali alla vigilia dell’esordio in MotoGp

La stagione 2019 di MotoGp è ormai alle porte: domenica si disputerà il primo Gp dell’anno, in Qatar, ma già a partire da giovedì si vivranno le prime emozioni con la primissima conferenza stampa dei piloti dell’anno, seguita, venerdì, dalle prime sessioni di prove libere.

Tante le novità del 2019: da Lorenzo in Yamaha, al team Petronas fino all’esordio nella categoria regina di Pecco Bagnaia, campione del mondo di Moto2 del 2018. Il giovane pilota del Team Pramac è pronto al suo esordio e alla vigilia del Gp del Qatar ha raccontato le sue sensazioni sui rivali top rider:

ph. sito Ducati Pramac

C’è grande equilibrio, anche se il Dream Team è quello della Honda, con Marquez campione in carica e Lorenzo. Però sono tutti e due reduci da infortuni, impossibile giudicarli in questo momento. Mi ha molto colpito Viñales, con la Yamaha: è stato il più competitivo nei test, il solo cui sono riuscito ad andare dietro in Malesia. È eccezionale, per come gira la moto e la rialza in fretta”, ha affermato il giovane pilota italiano.

Non poteva poi mancare un commento sul suo maestro Valentino Rossi: “resta un pilota straordinario, uno dei favoriti. Mi sono sempre ispirato a lui e continuo a farlo, ho la fortuna di potermi allenare al suo fianco a Tavullia: è uno stimolo, un esempio. Nessuno ha la sua voglia di fare sacrifici e migliorare, di divertirsi e provare a vincere. Ed è in gran forma, ve ne accorgerete presto. Io e Morbidelli eredi di Rossi? Valentino è irraggiungibile. Non esistono eredi. Però anche noi potremmo regalare delle belle soddisfazioni agli appassionati italiani”, ha concluso Bagnaia, che ha come obiettivo quello di rimanere tra i migliori 10 ed essere il migliore rookie.

LEGGI ANCHE >>> MotoGp, guai grossi in vista per la Ducati: possibile il sequestro delle Desmosedici di Dovizioso e Petrucci 

Condividi