Nazionale – Da Zaniolo a Balotelli, Mancini fa il punto sulle convocazioni: “non sono state fatte a caso”

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L’Italia di Mancini in ritiro: le prime dichiarazioni del ct azzurro sui convocati di Coverciano

Roberto Mancini ritrova i calciatori azzurri nel ritiro della Nazionale Italiana di Coverciano. Il ct dell’Italia, dopo le sue discusse convocazioni, ha detto la sua opinione in conferenza stampa. “Ci ritroviamo dopo 4 mesi, – ha spiegato il 54enne di Jesi – questo stage serve per sapere come stiamo a pochi mesi dall’inizio delle qualificazioni europee e vedere da vicino qualcuno che non conosciamo. Non sono convocazioni a caso, ringrazio i club per la disponibilità. Spero che da qui a marzo stiano tutti bene, comunque sono ottimista”.

roberto mancini
Jennifer Lorenzini/LaPresse

Su Zaniolo, Mancini non ha dubbi: “il ragazzo sta migliorando partita dopo partita, è una buona cosa per noi. A settembre non giocava, ora è titolare nella Roma così come altri. La speranza è che lui e altri giovani continuino a giocare e a migliorare. Ero positivo a settembre, lo sono anche ora. Se giochi nella Roma e in Champions League, puoi giocare anche in Nazionale”.

Su Balotelli invece l’allenatore spiega: “noi seguiamo tutti, non perdiamo di vista nessuno. Mario fa parte del gruppo, dipende da lui e non da me. Ora è andato a Marsiglia, ha giocato due partite negli ultimi quattro o cinque mesi e, in questo momento, sono poche. Dipenderà da lui in finale. Se farà bene da qua a fine marzo, magari tornerà”.

Mancini
AFP PHOTO / Carlo BRESSAN

Abbiamo tanti giocatori bravi, nonostante i pochi gol segnati nelle ultime partite rispetto alle occasioni create. – ha detto Mancini rispondendo ad una domanda sugli attaccanti titolari . -Non credo che avremo problemi, prima o poi ci sbloccheremo. Quagliarella si merita questa convocazione, al di là dell’età: da anni ho stima nei suoi confronti. Cutrone è un altro ragazzo che seguo, è il futuro della Nazionale”.

Infine su Federico Chiesa, il ct della Nazionale ha raccontato: “ho sentito Enrico e gli dissi che doveva fare più gol, si vede che glielo ha riferito. È un esterno offensivo, il gol deve far parte del suo bagaglio tecnico. Corre molto, con l’esperienza si impara poi a fare una corsa in meno. Ma spero continui così”.

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