Preso atto della squalifica della Nevada State Athletic Commission, Khabib Nurmagomedov ha deciso di stare fuori per più tempo del dovuto e non combattere più a Las Vegas
Nella giornata di ieri la Nevada State Athletic Commission si è pronunciata in merito alle squalifiche di Khabib Nurmagomedov e Conor McGregor dopo i fatti di UFC 229. Il fighter daghestano è stato punti con 9 mesi di sospensione (riducibili a 6 se parteciperà a campagne contro il bullismo) e al pagamento di 500.000 dollari di multa. Nurmagomedov ha accettato la sentenza, ma stando a quanto riporta Ariel Elwani di ESPN, il suo manager Ali AbdelAziz avrebbe reso noti alcuni particolari sul futuro di ‘The Eagle’: il daghestano non tornerà in UFC fin quando non sarà scaduta la squalifica di un anno (6 ottobre, retroattiva, ndr) al compagno di team Zubaira Tukhugov coinvolto nella rissa di UFC 229, e non accetterà più alcun match a Las Vegas.
Nurmagomedov potrebbe tornare a combattere il 6 luglio, oppure ad aprile se dovesse partecipare ai suddetti progetti contro il bullismo ma, complice la presenza del Ramadan fra maggio e giugno, difficilmente il fighter potrà prepare un match come si deve. Il campione dei pesi leggeri sarebbe invece interessato a lottare a novembre in un evento al Madison Square Garden, non ancora calendarizzato. L’avversario? Probabilmente Tony Ferguson, ma Dana White in passato aveva ipotizzato il rematch contro McGregor proprio sul finire del 2019.
