Top&Flop Western Conference NBA – Promossi e bocciati della prima parte di stagione 2018-2019

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NBA, i Top&Flop della Western Conference dopo un avvio di stagione davvero ricco di sorprese ad Ovest

Il 2018 va in archivio e la prima parte della stagione NBA sta dando già spunti molto interessanti di valutazione. Alcune squadre stanno sorprendendo positivamente, altre invece sono da annoverare tra le delusioni più cocenti di questo avvio, anche se di certo il tempo per recuperare terreno c’è eccome. In questo speciale ci occuperemo della situazione ad Ovest, con i Top&Flop della Western Conference, dove la classifica per l’approdo ai playoff è davvero cortissima e la bagarre è serrata.

Top Western Conference

Los Angeles Clippers: in pochi forse credevano ad una partenza così buona per i Clippers. Ad Ovest il raggiungimento dei playoff non è certo semplice, ma la squadra del Gallo sembra avere tutte le carte in regola per arrivare alla post season. Qualche mossa di mercato sofferta, ha regalato a Rivers un roster solidissimo, ricco di mestieranti come Gortat, Beverley, Harrell e Williams, condito dal talento di Gallinari e Harris. Il Gallo ha iniziato la stagione con numeri da capogiro, giocando da 4 tattico ed aprendo le difese avversarie. Occhio a questi Clippers-

Sacramento Kings: dopo anni passati a tankare per ottenere scelte alte al draft, Sacramento sembra aver stretto le giuste viti per competere anche nell’affollata Western Conference. Diversi giovani del roster dei Kings sono saliti decisamente di livello, su tutti Hield e Fox, rispettivamente al comando delle graduatorie statistiche di squadra per punti ed assist. Anche Cauley-Stein sembra essere diventato un giocatore di buon livello, un defensive stopper sempre utile al centro dell’area. Insomma, squadra giovane e competitiva, sulla giusta strada il progetto di Sacramento.

Denver Nuggets: che Jokic fosse pronto a dominare si era già capito dalla passata stagione. Adesso però anche il casting di supporto ha alzato l’asticella aiutando Denver a lottare seriamente per i posti che contano in chiave playoff. Murray superlativo in questo inizio di annata, con coach Malone che sta avendo importanti indicazioni da quasi tutti i rappresentanti del roster dei Nuggets. Ottimo avvio dunque, con Isaiah Thomas ancora fuori dal parquet. L’incognita adesso è la seguente: porterà un’importante aggiunta a Denver, o rischierà di complicare le cose che sembrano andare per il meglio?

Flop Western Conference

James Harden
James Harden

Houston Rockets: ad Ovest non si scherza e l’avvio di stagione di Houston è stato davvero preoccupante. Harden e soci hanno accumulato distacco dalle prime della Conference, giocando un basket davvero enigmatico. L’aspetto mercato poi ha avuto un impatto pessimo sulla franchigia. Pesanti difensivamente gli addii di Ariza e Mbah a Moute, disastroso l’inserimento di Carmelo Anthony a roster, subito tagliato da Houston.

Minnesota T’Wolves: il caso Butler ha condizionato pesantemente questo inizio di annata in casa T’Wolves. Gestito malissimo inizialmente, chiuso poi con una trade non proprio altisonante ma che ha portato senz’altro linfa nuova a Minnie. Dal momento della trade la squadra si sta pian piano registrando, ma il flop Wiggins sembra non uscire più dal suo torpore. Da questo gruppo ci si attendeva senz’altro di più, ipotizzabile qualche altra trade per modificare ulteriormente il roster e puntare ai playoff dove la bagarre è massima.

LaPresse/EFE

New Orleans Pelicans: se in squadra hai un certo Anthony Davis, è obbligatorio avere ambizioni di vertice. New Orleans in questo inizio di stagione, non ha però dato la possibilità al proprio fenomeno di lottare per la zona playoff, al momento lontana. Le mosse sul mercato non hanno convinto sino in fondo e quella attuale potrebbe essere una stagione importantissima proprio per convincere Davis a restare ai Pelicans. Al momento il centro ha dato garanzie in tal senso, ma se vedesse una squadra non competitiva, potrebbe anche cambiare idea. Buono l’impatto di Randle sul reparto lunghi, ma è tra gli esterni che manca decisamente qualcosa, non è escluso che si torni sul mercato ben presto per mettere una pezza.

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