Roma-Genoa, Preziosi è una furia: “errori in malafede, c’è stato un rifiuto di consultare il Var”

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Genoa, Enrico Preziosi ha tuonato contro la direzione arbitrale della gara di ieri in casa della Roma, un rigore non concesso al Grifone ha fatto infuriare il patron

Quello non è un errore, è il rifiuto di consultare un possibile fallo. Per me era una situazione di malafede, né più e né meno. Lo dico rischiando di essere deferito ma a 70 anni devo sentirmi libero di esprimere quello che credo. In quell’episodio credo ci sia stata tantissima malafede. L’arbitro si è rifiutato di analizzare un episodio evidente e questo è sbagliato. La Var doveva garantire assolutamente la regolarità dello svolgimento della gara“. E’ la dura presa di posizione del presidente del Genoa, Enrico Preziosi, dopo il match dell’Olimpico perso 3-2 dai liguri contro la Roma con l’episodio della trattenuta di Florenzi su Pandev. “La Var non è un problema, anzi può essere di aiuto. Il problema è come la si utilizza e chi la utilizza. Se è nata per evitare sviste ed episodi clamorosi, se si continua a decidere con gli occhi umani su questi episodi allora non cambia niente e non è di nessun aiuto -prosegue Preziosi ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Rai Radio1-. Sul gol convalidato sono passati 4 minuti per trovare una scarpa di 1 centimetro in più per annullarci un gol e mi chiedo se a parti invertite sarebbe stata la stessa cosa. Poi su un errore così clamoroso ed evidente a tutti, l’arbitro si rifiuta di consultare la Var e la stessa Var non interviene. Il sistema è sbagliato, è malato“. “Non voglio alimentare la cultura del sospetto e dei complotti ma quando succedono certe cose è automatico che vengano cattivi pensieri. A me interessa che ieri una partita che potevamo vincere l’abbiamo persa, noi non possiamo perdere punti perché un arbitro si rifiuta di fare il suo dovere nel consultare la Var in episodi di un certo tipo. L’arbitro mi deve spiegare il perché. Non voglio alimentare questa cultura del sospetto ma a me sembra che quell’errore non sia a caso“, conclude. (Int/AdnKronos)

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