River-Boca, accuse shock di Perez: “il medico non mi visitò! Se avessimo vinto ci avrebbero ucciso”

SportFair

River-Boca, le dichiarazioni del centrocampista Perez lasciano a dir poco basiti, la gara della vergogna continua a far discutere

River-Boca di Copa Libertadores sta continuando a far discutere ed ancora lo farà sino a che non si giocherà la finale di ritorno “maledetta”. A seguito degli scontri di Buenos Aires è stato deciso di rinviare l’incontro a data da destinarsi, ma i retroscena che continuano ad emergere in merito a suddetti scontri sono davvero incredibili. Il centrocampista del Boca Perez, il quale ha subito una lesione all’occhio sinistro, ha avuto parole durissime durante un’intervista a TNT Sport: “Se perdo l’occhio non me lo restituisce nessuno. Come possiamo andare in un campo dove non c’è sicurezza? Non posso giocare in un campo dove possono uccidermi. Hanno continuato a tirare pietre. Volevano farmi di nuovo male nonostante stessi andando all’ospedale. E poi, se avessimo giocato e vinto, cosa sarebbe successo? Ci avrebbero uccisi.

Assurde le dichiarazioni sui medici della Conmebol: Il medico non mi è mai venuto a vedere. Ha firmato un foglio dove diceva che ero in condizione di giocare. Una vergogna. Dall’occhio sinistro non vedevo nulla, dovevo tenerlo chiuso perché mi lacrimava. Il medico doveva avere l’ordine di non venirmi a vedere. Se si fosse giocato, sarei dovuto scendere in campo ugualmente perché mi stavano obbligando, però non ero in condizione di giocare”.

Condividi