Carletto Mazzone ed i retroscena sui suoi pupilli: da Guardiola a Totti, passando per Pirlo

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Carletto Mazzone ed i suoi pupilli che tanto lo amano: le rivelazioni del tecnico sull’affetto di Guardiola e Totti

Carletto Mazzone ed i suoi aneddoti sui pupilli. Sono tanti i calciatori che ha allenato durante la sua lunga carriera, ma alcuni sono rimasti indelebilmente nel cuore del tecnico, i più talentuosi, non a caso. Da Guardiola a Totti, passando per Baggio e Pirlo, Mazzone ha aneddoti sui suoi fenomeni: “Qualche giorno fa Guardiola ha parlato benissimo di me. Mi sono commosso. Per me Pep è come un figlio, seguo le sue partite in tv, faccio il tifo per lui: una persona rispettosa e meravigliosa che ha segnato la mia vita e la carriera. Pochi giorni prima della finale del 2009 contro il Manchester squillò il telefono, andò a rispondere mio nipote. “Nonno, c’è Guardiola al telefono”. Io sbuffo, prendo la cornetta: “Pronto, chi è?”. E lui: “Mister, sono Pep”. “Sì, e io sono Garibaldi”. I miei amici di Ascoli mi fanno spesso degli scherzi, pensavo fossero loro. “No, mister, sono davvero Pep. Volevo invitarla alla finale”. “Pep, ma tu tra quattro giorni giochi la finale di Champions e pensi a me?”. “Sì, mister: penso a lei e la voglio in tribuna”. Ci andai. E lui vinse”.

francesco totti verissimo
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Parlando del figlioccio Totti, Mazzone si commuove ancora una volta: “Anche Totti è come un figlio – ha proseguito Mazzone ai microfoni della Gazzetta dello sport – Ho letto quello che ha scritto di me sul suo libro e mi sono venuti i brividi. Baggio era come Francesco: rispettoso, un grande uomo dentro e fuori. L’intuizione Pirlo? Avevo visto in allenamento che avrebbe potuto esaltare la sua eccelsa tecnica giocando più indietro, quest’intuizione ha generato buoni frutti per me e per lui”.

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