Ronaldo tradisce, Pjanic invece no: Juventus cinica e spietata, ma gli infortuni inquietano Allegri

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Nella serata del rosso a Ronaldo, spicca la doppietta di Miralem Pjanic che fa sorridere Allegri: prova di forza dei bianconeri al cospetto del Valencia

Nessuno si sarebbe aspettato un esordio così di Cristiano Ronaldo in Champions League con la maglia della Juventus. Ventinove minuti, un cartellino rosso e le lacrime di disperazione per un provvedimento apparso severo ma giusto. Ci pensa allora Miralem Pjanic a togliere le castagne dal fuoco a Massimiliano Allegri, realizzando con freddezza ben due calci di rigore concessi dall’arbitro Brych per falli su Cancelo e Bonucci.

Ronaldo
Fabio Ferrari

Una prova di forza quella dei bianconeri, riusciti a segnare due gol senza subirne alcuno, nonostante l’inferiorità numerica arrivata poco dopo la metà della prima frazione di gioco. Cristiano Ronaldo è senza dubbio la nota negativa della serata, una reazione costata carissima al portoghese, costretto adesso a saltare le prossime decisive sfide europee. La tirata di capelli messa in atto all’indirizzo di Murillo avrebbe davvero potuta evitarla, permettendo così alla Juventus di gestire molto meglio una partita complicatasi troppo presto. Le disattenzioni dei giocatori valenciani permettono però al club di Agnelli di cominciare con tre punti questa edizione di Champions League, regalando inoltre una serata di grazia a Miralem Pjanic, alla prima doppietta con la maglia bianconera utile per rimandare battuto il Valencia.

Fabio Ferrari

Se la solidità difensiva esalta i bianconeri, gli errori sotto porta della prima mezz’ora non possono passare inosservati. Prima Mandzukic, poi Khedira e infine Ronaldo (prima dell’espulsione) falliscono occasioni nitide che avrebbero potuto mettere in discesa prima l’incontro, senza aumentare i rischi per i bianconeri. Come se non bastasse, c’è anche la questione infortuni da valutare per Allegri, costretto a perdere sia lo stesso Khedira che Douglas Costa, entrato nel finale e uscito anzitempo per un problema alla caviglia. Note positive e altre negative per l’allenatore bianconero, che comunque sorride a denti stretti: i primi tre punti sono in tasca, è questa la cosa più importante.

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